L’Aquila. Più di 50 persone hanno affollato la conference hall dello spazio di coworking “Strange Office” dell’Aquila per il terzo appuntamento di “Startup Meetup” che si è tenuto nei giorni scorsi.
Il ronzio delle stampanti 3D è stata la colonna sonora che ha accompagnato i diversi interventi che raccontavano piccole e grandi storie di uomini e donne che non si sono arresi alla crisi e al terremoto continuando a mettersi in gioco nonostante tutte le condizioni ambientali avverse.
Per Riccardo Cicerone (Strange Office), “la partecipazione costante e appassionata del pubblico ci conforta nella nostra scelta di investire in innovazione e digitale.
Ora sarebbe importante coinvolgere ancora più i giovani, svegliarli dal torpore e farli sentire davvero protagonisti”. Salvatore Santangelo (L’Aquila che rinasce) ha sottolineato che “la ‘ricostruzione’ è un’equazione complessa dove – oltre la dimensione prettamente materiale – entrano prepotentemente in gioco le variabili economiche e sociali.
In questo senso la rivoluzione digitale è un vero e proprio acceleratore che permette di definire le coordinate di un nuovo modello di sviluppo e allo stesso tempo amplificare le dinamiche partecipative e la trasparenza”.
Ha partecipato anche il sindaco Massimo Cialente che ha voluto ribadire la sua vicinanza al movimento degli innovatori e degli startupper aquilani, assicurando il suo impegno per la costruzione di un vero e proprio incubatore sociale per dare forza e concretezza ai tanti progetti che stanno prendendo forma e una finalizzazione delle risorse per il turismo e il sociale che presto dovrebbero giungere sul Cratere.
All’evento – reso possibile grazie a un contributo del polo ICT della regione Abruzzo – hanno partecipato Andrea Risa (Digital Borgo), Fabio Di Bernardini (FabLabAq), Pierluigi Zobel (Univaq), Nico Ciambrone (3D med) e Francesco Vernacotola (3D Hubs).
Il prossimo appuntamento ad aprile per presentare le startup e gli spinoff che stanno nascendo nell’Ateneo aquilano.