La valanga, intorno alle ore 13:00, con un fronte di 150 metri è partita da 2.400 metri di altezza ed è arrivata fino a 2.100. Nelle operazioni di recupero, ostacolate dalla nebbia e dal vento polare, hanno preso parte il Soccorso alpino, la Guardia di Finanza, il Corpo forestale, il Cai, gli agenti di polizia e i carabinieri. Gli impianti sciistici di Campo Imperatore oggi erano rimasti chiusi a causa del maltempo. Il Corpo forestale ha lanciato l’allerta valanghe su tutto l’Appennino centrale, a causa del forte vento che non permette alla neve di legare con gli strati già al suolo favorendo così il formarsi di pendii instabili anche solo con il passaggio di un escursionista. Da qui la raccomandazione a consultare il bollettino di pericolo valanghe del sevizio MeteoMond.
Oltre a quella registrata sul Gran Sasso, oggi in Abruzzo ci sono state altre due slavine. A Pescasseroli, sulla pista “Il cucchiaione”, un giovane snobordista è stato investito dalla massa di neve staccatasi dal costone roccioso, senza riportare conseguenze. A Roccaraso, invece, sulla pista “Toppe del Tesoro”, in località Aremogna, un 20enne di Napoli è rimasto ferito dal distacco di una slavina dalla montagna. Il ragazzo è ricoverato all’ospedale di Castel di Sangro per la frattura di una gamba.