Sulmona. Continua lo sciopero della fame di Rosanna Sebastiani, la donna terremotata residente a Sulmona in protesta da una settimana per riportare l’attenzione pubblica sulle condizioni della Valle Peligna all’indomani del sisma.
La zona, infatti, non risulta inserita nei comuni del cratere sismico, in quanto presenterebbe danni al di sotto del 6° grado della scala Mercalli. Questo fa sì che Rosanna Sebastiani e molte altre famiglie non possano usufruire di molti diritti che li faciliterebbero nella ricostruzione.
Inoltre, la Sebastiani dichiara di essere in difficoltà con la richiesta di autonoma collocazione, in quanto la domanda sarebbe al momento in “stand-by” visti gli accertamenti in corso, da parte della ragioneria di Stato, dei bilanci comunali delle istanze.
Alla situazione già complicata, si somma, infine, la mancanza di interesse che, secondo i cittadini di Sulmona, caratterizzerebbe la giunta comunale. “Nove mesi di assoluto silenzio”, così tuonano le parole a riguardo di Rosanna Sebastiani. “Nove mesi di assoluta inattività di un sindaco e di un assessore che, non si sa per quale motivo, hanno contribuito in modo significativo alla tessitura del velo di invisibilità che ha coperto le case del luogo gravemente danneggiate”.
Alla voce di Rosanna Sebastiani sembra iniziarsi ad aggiungere anche quella di altri abitanti della valle in questione che, attraverso il social network Facebook, stanno cercando di inviare e-mail in sostegno all’azione della donna, affinché Rosanna non rimanga inascoltata. Già una settimana fa, proprio per volere della sulmonese era nato un gruppo, “Il terremoto invisibile della Valle Peligna”, con cui la Sebastiani ha raccontato la situazione della sua città, che sembra somigliare a quanto sta accadendo a L’Aquila.
Leggendo, infatti, alcuni interventi, emerge l’idea che gli stessi aquilani convivrebbero con il timore di essere considerati “normali” dall’Italia intera, “che dalle tv nazionali” spiegano i membri del gruppo “riceve l’immagine di un territorio rinato come per magia”.
Tania Di Simone