L’Aquila. Ostetricia e ginecologia del San Salvatore, dal 2016, sul tetto più alto con l’investitura del suo direttore, il professor Gaspare Carta, a presidente dell’Aiug, associazione italiana di urologia ginecologica. Decisiva, nella ideale consegna dello ‘scettro’ di numero uno dell’associazione, oltre al prestigio della figura di Carta, la qualità di Ostetricia e ginecologia di L’Aquila.
Un’ ‘ammiraglia’ che annovera servizi come il Pelvic center (2.000 prestazioni annue per la prevenzione delle malattie urogenitali femminili), una ‘perla’ come il parto in acqua e uno ‘score’ ragguardevole di oltre 1.000 parti l’anno (quest’anno toccata quota 1.008), soglia confermata sistematicamente a dispetto della persistente crisi della natalità nel Paese.
Una carta d’identità che, nel corso degli anni, ha provveduto a mantenere il reparto del San Salvatore nell’empireo delle eccellenze italiane. La designazione al vertice dell’Aiug in qualche modo era annunciata poiché il prof. Carta, nei mesi scorsi, aveva avuto l’incarico di organizzare un congresso nazionale dell’Aiug all’Aquila, che si terrà il prossimo giugno (dal 25 al 27).
Sul capoluogo regionale si accenderanno, tra meno di 6 mesi, i riflettori di tutta Italia, alla presenza di un nutrito manipolo di illustri luminari della branca. Carta aggiunge così un altro ‘anello’ al proprio prestigioso curriculum professionale, essendo già presidente della Lamm (associazione ostetricia e ginecologia di Lazio, Abruzzo, Molise e Marche). Il prof. Carta, tra l’altro, nelle settimane scorse, è stato protagonista, in sala operatoria, di un parto eccezionale: 3 gemelline monocoriali, cioè nutrite da un’unica placenta pur avendo sacchi amniotici distinti. Un evento così raro da verificarsi una volta ogni 600.000 parti e concluso bene per mamma e prole.
“L’impegnativa nomina a presidente nazionale dell’Aiug”, dichiara Carta, “costituisce un riconoscimento non solo e non tanto per il sottoscritto quanto per l’attività dell’unità operativa che, nel corso degli anni, si è arricchita di ulteriori servizi e ha fatto leva sulla qualità dell’assistenza. Standard che evidentemente sono stati apprezzati a livello nazionale e che ormai offrono ampie garanzie di affidabilità alle donne, dal momento del concepimento fino al parto”