L’Aquila. “L’incontro è andato molto bene, c’è stata attività di ascolto e di confronto di esame della situazione, particolare, eccezionale dell’Aquila e del distretto abruzzese sotto molteplici profili. Primo perchè qui c’è un sovraccarico di lavoro indotto dal percorso lungo e difficile di ricostruzione, secondo perchè siamo in piena fase di transizione anche relativamente al ridisegno delle circoscrizioni giudiziarie”. Lo ha detto il vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, dopo l’incontro avuto presso la sede provvisoria del Tribunale e della Procura della Repubblica dell’Aquila, per proseguire il percorso d’ascolto del territorio, inaugurato nel 2014 con le tappe di Vicenza e Prato.
“Quindi c’e’ materiale – ha aggiunto – per assumere iniziative per fare in modo che la risposta di giustizia sia più efficace”. Alla domanda se ci saranno misure straordinarie, Legnini ha concluso: “Ci saranno misure di accoglimento delle proposte che i capi degli uffici ci hanno preannunciato, l‘Abruzzo è una Regione sana, nonostante alcune situazioni che vanno tenute sotto controllo”.
Nell’incontro con gli operatori abruzzesi della giustizia, Legnini ha formulato “un ringraziamento vero per lo straordinario lavoro svolto all’Aquila e nel distretto abruzzese nella gestione di una situazione molto difficile e delicata del post terremoto. Ora bisogna fare altre cose, i suggerimenti che oggi sono venuti dai capi degli uffici, dai capi di Corte sono molto preziosi, ne terremo conto e faremo in modo che si traducano in decisioni concrete per rafforzare l’attività, il lavoro sia nelle fasi di indagine e di gestione dei processi penali sia dei processi civili”.
Legnini ha poi visitato il cantiere del Tribunale di via XX settembre, seriamente danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009 che sarà riconsegnato in parte nel prossimo mese di maggio.
La delegazione del Csm che ha accompagnato Legnini è stata ricevuta presso il Tribunale (località Bazzano) dal presidente della Corte d’Appello, Stefano Schirò e dal procuratore generale, Giuseppe Falcone. Il vice presidente del Csm ha incontrato i membri del Consiglio giudiziario, i capi degli uffici dell’Aquila e del distretto, i presidenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati dell’Aquila e degli Ordini forensi dell’Abruzzo.
Nel pomeriggio Legnini ha partecipato all’incontro con il prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, e le autorità locali presso il Palazzo del Governo per una ricognizione della situazione relativa al controllo di legalità ed alla sicurezza nelle attività di ricostruzione del territorio, sconvolto dal sisma del 2009. Alla riunione a porte chiuse, presieduta dal prefetto, sono intervenuti il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il sindaco Massimo Cialente, i capi degli uffici giudiziari, il procuratore della Repubblica dell’Aquila quale procuratore distrettuale antimafia e i vertici regionali e provinciali delle Forze dell’ordine
“Il cantiere è aperto, stiamo dando una mano, diamo idee e suggerimenti, facciamo proposte, è il Parlamento che deve ulteriormente accelerare su molte riforme, a partire dalla riforma organica del processo civile”, ha dichiarato a margine della visita presso gli uffici giudiziari, rispondendo alla domanda dei giornalisti sulla riforma della giustizia.
“Il Csm ha deciso di monitorare in modo strutturale gli uffici giudiziari italiani per avere una fotografia aggiornata e puntuale sui modelli di buone pratiche come sulle situazioni di emergenza”, ha invece affermato a margine dell’incontro con i rappresentanti degli uffici giudiziari di Bazzano. “Così- ha aggiunto – il Csm ha assunto nel plenum del 22 dicembre la decisione di avviare un percorso verso la relazione sullo stato dell’amministrazione della giustizia. Organizzazione significa che il governo deve dare le risposte ma anche l’organo di autogoverno della magistratura intende dare delle risposte per fare in modo che le buone pratiche non siano più frutto di positive, importanti, preziose iniziative dei singoli uffici, dei singoli dirigenti, ma che siano pratiche diffuse che portino alla definizione di un protocollo valido per tutto il territorio nazionale”.
Ai giornalisti che chiedevano ragguagli sulla presunta norma ‘salva-Berlusconi’, Legnini si è espresso così: “Mi sembra che il governo abbia già definito un percorso per cambiare quella norma, perchè il testo di riforma del penale tributario e dell’abuso del diritto contenuto in quel provvedimento e’ un testo che presenta elementi di grande positività, ma quella norma va eliminata, tolta, perchè rischierebbe di ammazzare processi importantissimi, soprattutto di costituire strumento, veicolo per la costituzione di fondi neri, indebolendo anche la lotta alla corruzione”.
A chi gli ha domandato quali fossero le priorità in materia di giustizia, ha risposto in questo maniera: “Il problema del personale amministrativo e’ drammatico, il governo lo sa, tutti lo sanno, bisogna affrontarlo e risolverlo”.
Del Corvo: ‘Ribadita importanza mantenimento Tribunali Avezzano e Sulmona’
Durante la visita del Vice presidente, Giovanni Legnini e di una rappresentanza del Consiglio superiore della magistratura che si è svolta oggi negli uffici giudiziari di L’Aquila, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, ha colto l’occasione per porre l’attenzione sul discorso della riforma degli uffici giudiziari della provincia aquilana.
“L’incontro di oggi è stato un’opportunità per ribadire a Legnini l’importanza di mantenere attivi i Tribunali di Avezzano e Sulmona – ha spiegato Del Corvo – Due Palazzi di giustizia che fanno la differenza sul territorio, di cui la soppressione, oltre a determinare l’isolamento di città che, invece, hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo della regione, porterebbe a ingenti disagi amministrativi ed economici per cittadini e professionisti, indistintamente.
Una ferita troppo grande, in un momento di estrema difficoltà che non equivale in alcun modo ad un risparmio ma all’ennesima accisa che andrà a gravare sulla popolazione, costretta a pagare di più i servizi. È un obiettivo comune che non può essere relegato ai margini dell’agenda di Governo e sul quale è necessario tenere costante e viva l’attenzione ”.