Chieti. Non solo urologia, come tradizionalmente conosciuta, o applicata in campo oncologico. Volge l’attenzione all’andrologia Luigi Schips, che dopo aver attivato ambulatori dedicati a Chieti e Vasto per lo studio dell’apparato genitale maschile e le relative terapie farmacologiche e chirurgiche, avvia un nuovo servizio. A partire da luglio all’ospedale di Ortona sarà attivo un ambulatorio dedicato alle patologie andrologiche con particolare attenzione ai problemi di infertilità maschile.
“Si tratta di un servizio che sarà seguito da Roberto Castellucci, dirigente medico della nostra équipe – spiega Schips, Direttore dell’Urologia della Asl e Ordinario all’Università D’Annunzio – . La finalità è garantire un’offerta diagnostica e terapeutica completa alle coppie che fanno i conti per il problema sempre più comune dell’infertilità, che riguarda circa il 15%. La scelta di attivare il servizio a Ortona è stata determinata dalla volontà di collaborare con il Centro di Procreazione medicalmente assistita diretto da Gian Mario Tiboni , al fine di offrire alle coppie un percorso integrato che possa prenderle in carico affrontando l’infertilità legata a problemi riproduttivi maschili, causa una volta su due della difficoltà a ottenere una gravidanza”.
Intanto il mese di giugno si è aperto nel segno dei riconoscimenti per l’attività dell’Urologia, a partire dal ruolo di principale relatore attribuito a Schips durante la conferenza dal titolo “Low Frequency Plasma BPH Surgery”, evento che ha visto la partecipazione dei più rinomati urologi del medio ed estremo Oriente, dall’ Arabia Saudita alla Cina. Tema della relazione lo stato dell’arte della chirurgia mini-invasiva della prostata e della vescica con tecnica di resezione al plasma, apparecchiatura all’avanguardia in dotazione alla Unità operativa di Chieti integrata alla già esistente tecnologia con il Green Light Laser.
Grande apprezzamento per l’attività svolta è stato espresso dal Direttore generale della Asl: “La professionalità di Schips è nota anche all’estero – precisa Thomas Schael – e viene riconosciuta in tutti i più autorevoli contesti scientifici. Rappresenta una straordinaria risorsa per la nostra Azienda e per la sanità abruzzese”.
Ma anche il lavoro di ricerca della squadra di Schips è stato premiato con la conquista dell’ultima copertina (è la sesta volta) di European Urology Oncology, prestigiosa rivista della famiglia di European Urology, organo ufficiale della più prestigiosa società scientifica urologica europea ed una delle principali al mondo, ovvero la European Association of Urology. Infatti, è stato ritenuto tra i migliori e collocato sulla “prima” uno studio guidato da Michele Marchioni che ha evidenziato i limiti degli attuali sistemi di classificazione del rischio per i pazienti con tumori avanzati e metastatici del rene proponendone uno nuovo. Tale studio nasce da una collaborazione tra il centro teatino e decine di centri sparsi per tutto il mondo che hanno collaborato alla costituzione di un registro internazionale per i tumori del rene (REMARCC Registry). Marchioni è attualmente membro dello “Young Accademy Urologist Renal Cell Carcinoma Group”, gruppo di ricerca internazionale che raccoglie i migliori giovani attivi all’interno dell’European Association of Urology nella ricerca sul carcinoma del rene ed il suo trattamento.