Chieti. Nell’ambito delle iniziative 2021 per il Progetto “Salvafratino”, del WWF Abruzzo, per la tutela del Fratino sulla costa abruzzese, si è svolto nei giorni scorsi un incontro on-line sulla pulizia delle spiagge. La pulizia meccanica e il livellamento delle spiagge possono rappresentare un serio pericolo per la tutela del Fratino durante la fase di nidificazione e cova del piccolo trampoliere che si svolge proprio durante la fase di riavvio della stagione balneare. L’impatto e il disturbo che queste operazioni possono comportare se non svolte correttamente costituiscono una delle principali cause di perdita di nidi e uova.
L’incontro, nato anche su stimolo della Capitaneria di Porto di Ortona, si è concentrato sulla parte meridionale della costa abruzzese, e ha visto la partecipazione di rappresentanti delle amministrazioni comunali di Casalbordino, Ortona, San Salvo, Torino di Sangro e Vasto. Presenti le società di gestione della raccolta rifiuti Ecolan SpA e Pulchra Ambiente srl e l’Associazione Mare. Tutte presenti le riserve regionali del tratto di costa interessato: Ripari di Giobbe, Punta dell’Acquabella, Punta Aderci e Vasto Marina. A completare il quadro rappresentanti dell’Istituto Abruzzese Aree Protette, della Coop. Cogecstre, di Legambiente Abruzzo e del WWF Abruzzo.
“Si è trattato di un incontro molto utile e costruttivo”, dichiara Filomena Ricci delegato WWF Abruzzo. “L’obiettivo è quello di superare i conflitti che a volte si generano e trovare delle soluzioni. Il Fratino è una specie tutelata da leggi nazionali e direttive comunitarie e le operazioni di pulizia della costa da marzo a luglio sono regolate dall’Ordinanza balneare che la Regione Abruzzo emana ogni anno e dal Piano Faunistico Venatorio regionale. Come Progetto Salvafratino Abruzzo poi ogni anno inviamo a inizio stagione delle Linee guida per la gestione del Fratino a tutti gli enti costieri e diamo la nostra disponibilità a fornire consulenza e indicazioni. La sensibilità negli ultimi anni è cresciuta, ma a volte continuano ad esserci dei comportamenti che mettono a rischio la nidificazione. Eppure basta seguire alcune semplici regole per consentire al Fratino di continuare a vivere sulle nostre spiagge senza impedire l’attività di balneazione. Invitiamo tutti coloro che vogliono essere volontari del Progetto Salvafratino Abruzzo o che vogliono informazioni sulla specie e sulla sua tutela a scrivere a teramo@wwf.it”.
Soddisfatto anche il Comandante della Capitaneria di Porto di Ortona, CF Cosmo Forte, il quale ha apprezzato “la disponibilità di tutti gli Enti e le Associazioni partecipanti a voler individuare delle linee guida comuni, semplici ma essenziali per consentire un’efficace gestione integrata ed ecosostenibile della fascia costiera in modo da permettere lo sviluppo delle attività economiche nel pieno rispetto dell’ambiente e delle specie protette. Sotto tale aspetto, risulta importante la corretta informazione ai cittadini, e pertanto la Guardia Costiera ed il WWF, insieme alle altre associazioni che fanno capo al progetto Salvafratino, garantiranno il massimo sforzo per informare operatori, balneatori e cittadini sui comportamenti virtuosi da porre in essere e quelli scorretti, da evitare”.