Una sentenza coerente con l’orientamento più recente della Corte di Cassazione in materia, che restituisce dignità e serenità a Barbara Orsini, dopo 18 mesi di battaglia legale, e pone un argine a tutela dell’intera categoria in un momento storico caratterizzato da relazioni sempre più difficili con la platea degli editori.
L’auspicio è che quanto statuito dalla magistratura trovi rapida e puntuale esecuzione da parte di Rete8.
“Una vittoria secondo verità e giustizia nel silenzio assordante del Sindacato Giornalisti Abruzzesi. Il reintegro e il pagamento degli stipendi arretrati e dei danni alla giornalista Barbara Orsini disposto dalla giudice del lavoro di Chieti Laura Ciarcia segnano un punto importante nelle relazioni e negli equilibri sindacali e redazionali di cui si dovrà tenere conto nel presente e nel futuro, per evitare abusi di autorità e intimidazioni alla categoria”. Lo affermano in una nota congiunta l’ex consigliere nazionale della Federazione della stampa Marco Patricelli e l’ex segretario del Sindacato Giornalisti Abruzzesi Adam Hanzelewicz, che hanno seguito da vicino e per diciotto mesi la vicenda della giornalista di Rete8 licenziata dopo la delazione alla proprietà dell’emittente televisiva – che fa capo all’imprenditore della sanità privata ed uno degli editori del quotidiano ‘Il Centro’, Luigi Pierangeli – di un messaggio espressamente confidenziale.
Hanzelewicz e Patricelli rimarcano poi “l’incomprensibile e a nostro parere inescusabile atteggiamento della FNSI che non ha inteso in alcun modo raccogliere l’invito esplicito rivolto dal Sindacato giornalisti abruzzesi a una mobilitazione in favore di Barbara Orsini, come testimoniano gli incontri a Roma e la corrispondenza intercorsa con il segretario Raffaele Lorusso.
Questa inspiegabile linea del silenzio ci ha fatto prendere le distanze e successivamente ci ha indotti per coerenza a rassegnare le dimissioni da ogni incarico da un sindacato in cui non ci riconosciamo, ma non ci ha impedito di continuare a seguire da vicino e fino alla fine la vicenda processuale della collega di Rete8, alla quale auguriamo di riprendere immediatamente il posto di lavoro che le è stato illegittimamente sottratto”.