Stellantis, primi tagli alla Sevel. Cobas: ‘Fuori i lavoratori in Staff Leasing’

Chieti. Il processo di riorganizzazione di Stellantis non si è fatto attendere con la scusa della carenza di approvvigionamenti di semi conduttori. Ci sembra, come si dice, “..è proprio il cacio sui maccheroni!” Stellantis in attesa del nuovo stabilimento a Gliwice in Polonia sfrutta la CIGS, torna a 15 turni, manda via i trasfertisti e dopo due anni di sfruttamento massacrante, il 30 settembre 2021, un primo gruppo di lavoratori in staff leasing sono stati chiamati in direzione per comunicare loro, che quello era l’ultimo giorno di lavoro. Nonostante ciò nessun tentativo serio è stato fatto da parte dei sindacati “maggiormente rappresentativi” (p.es: modificare la turnistica a 15 turni, con rotazione a settimana di CIGS, in attesa di individuare colleghi che abbiano requisiti per il prepensionamento, considerato il consistente incentivo all’esodo) come dire, lavorare meno lavorare TUTTI. Ma forse questi erano solo slogan degli anni ’80, così come quella dei giorni con tanto di riassicurazioni a mezzo stampa con “LA SEVEL NON CHIUDE”.

Già nel 2017 i francesi avrebbero dovuto lasciare le linee Sevel. Evidentemente solo un ritardo in attesa di un processo di fusione che ha portato sì a diventare un gruppo importante sul mercato mondiale, ma di italiano resta ben poco, come lo stabilimento di Atessa.

Ciò che si prospetta è un grave attacco a tutto il comprensorio dell’automotive, con forti probabilità che altre aziende dell’indotto, possano essere attratti dagli incentivi della Polonia, sfruttando al massimo le nuove tecnologie, con il basso costo della manodopera e maggior profitto. Tutto questo non dobbiamo permetterlo.

Pertanto, se le O.S. hanno le mani legate, i sindaci del comprensorio non trovano certezze per il futuro della Valle del Sangro, non resta che scegliere la via del conflitto. Una prima occasione? L’11 ottobre 2021, giorno dello Sciopero Generale indetto da tutti i sindacati di Base. Come ci hanno dimostrato i lavoratori del GNK:“se passasse questo concetto di licenziare, la fine dei lavoratori è vicino, non dobbiamo permetterlo” li abbiamo visti uniti, senza indietreggiare rispetto allo spettro del licenziamento. Senza arretrare di un centimetro.

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