Sono state da tempo sospese le ricerche di per la scomparsa di Tommaso Di Battista, allontanatosi dalla propria casa a Lanciano a metà agosto giorni.
Così, su disposizione della Prefettura, dopo due settimane dall’ultimo avvistamento i Vigili del fuoco hanno scelto di lasciare contrada Rizzacorno senza però perdere le speranze di ritrovare il 72enne, di cui si sono perse le tracce da sabato 12 agosto.
La sorte dell’ex dipendente della Sevel è oggi avvolta nel mistero, così come particolarmente anomalo è il suo allontanamento. L’uomo viveva infatti in un edificio rustico vicino all’abitazione di moglie e figli e sembra essersi allontanato dalla propria abitazione senza lasciare alcun segnale. La porta della sua casa era aperta.
Le prime indagini non hanno portato ad alcun risultato
Immediate furono le indagini e le ricerche, che hanno condotto i Vigili del fuoco a setacciare la zona intorno alla casa e il terreno fino al confine con i comuni limitrofi. L’utilizzo dei droni e degli elicotteri con camera termica, così come l’ausilio dei sommozzatori e dei fluviali per ispezionare anche laghi, pozzi e invasi artificiali, non ha però condotto ad alcun risultato.
Parallelamente, anche i carabinieri di Lanciano hanno condotto indagini e accertamenti, evidenziando come Di Battista non avrebbe utilizzato il bancomat, pur portato con sé.
Recentemente, nella puntata dello scorso 11 ottobre, del caso di Tommaso Di Battista si è occupato anche Chi l’ha visto: la trasmissione di Rai3 condotta da Federica Sciarelli ha cercato di fare il punto sulla sorte del pensionato, di cui non si hanno più notizie dalla notte tra il 12 e il 13 agosto.
Durante la trasmissione la moglie Norina ha lanciato un accorato appello all’uomo, affinché ritorni a casa, poiché secondo i familiari il 72enne si sarebbe allontanato volontariamente dalla propria casa. “Non era la prima volta, del resto, che succedeva. Il timore, però, è che stavolta gli sia capitato qualcosa o che non sia in grado di tornare a casa” – ha spiegato l’avvocato Daniela Giancristofaro, nominata dalla moglie e dal figlio di Di Battista.
Negli scorsi giorni i carabinieri di Lanciano erano nuovamente tornati nell’abitazione di Di Battista, per una ulteriore perquisizione. Per il momento, però, anche queste attività sono risultate infruttuose.