“Purtroppo non sorpresi, servono risposte”
Vasto. “Quello che grazie al grande lavoro messo in piedi della Procura di Vasto e dagli inquirenti sta iniziando a uscire sulla questione ambientale della terribile vicenda della Sabino Esplodenti, strettamente connessa a quella della sicurezza, purtroppo non ci ha sorpreso. Negli esposti a cui abbiamo lavorato emergevano criticità a nostro avviso del tutto evidenti e fatti che ci hanno lasciati quasi increduli. Alcuni di questi probabilmente devono essere ancora approfonditi nel prosieguo delle indagini vista anche l’ampiezza della problematica. Ovviamente la vicenda penale farà il suo corso e continueremo a dare come sempre il nostro contributo fattivo ma ci sono falle evidenti nel sistema amministrativo, a partire dal Comitato VIA regionale, dell’ARTA, della Prefettura di Chieti e dal CTR, a cui devono essere date immediatamente spiegazioni per porre i doverosi rimedi” così Augusto De Sanctis del Forum H2O commenta i primi risultati delle indagini della procura vastese diretta dal Procuratore Di Florio sul versante delle problematiche ambientali rivelati ieri sera dall’ANSA.
Come Forum H2O riteniamo assolutamente sconcertante che nessuno tra gli enti di controllo, dall’ARTA alla Prefettura di Chieti, dal CTR retto dai Vigili del Fuoco al Comitato VIA della Regione Abruzzo, pare essersi accorto in questi anni delle evidenti anomalie che in pochi giorni di analisi dei documenti e delle foto aeree del sito sono emerse ai nostri occhi.
Il Comitato VIA della Regione Abruzzo ha avuto la pratica di ampliamento dell’azienda per cinque anni (CINQUE ANNI) adottando un peculiare (eufemismo) parere favorevole alla riorganizzazione dell’impianto in cui allo stesso tempo si richiedeva di assoggettare a V.I.A. l’intero impianto esistente, senza ulteriori provvedimenti. Una evidente contraddizione messa nero su bianco solo un mese prima del terribile incidente rilevante in cui hanno perso la vita tre operai.
Possibile che nessuno al Comitato VIA in questi 5 lunghi anni abbia fatto qualche verifica su un’azienda a rischio di incidente rilevante sottoposta – almeno sulla carta – a stringenti regole fissate dalla Direttiva Seveso? Possibile che il Forum H2O abbia impiegato poche ore di analisi delle foto aeree, disponibili sui siti WEB della regione e del Ministero, per scoprire che l’impianto in questione era stato largamente modificato negli anni senza procedere con la obbligatoria Valutazione di Impatto Ambientale? Come mai, visto che il Servizio V.I.A. per legge deve verificare la completezza della domanda fin dal suo avvio, nessuno ha chiesto dove fosse l’Autorizzazione Integrata Ambientale obbligatoria per le aziende che producono esplosivi?
“A latere delle vicende penali, un serio ragionamento sullo stato delle strutture deputate alle procedure ambientali della regione è assolutamente necessario. Dal loro potenziamento, a partire dal personale impegnato e dalla trasparenza – non è possibile, ad esempio, che sui siti Seveso non vi siano documenti consultabili dalla popolazione online e che l’ARTA e il CTR non abbiano un sito WEB all’altezza in cui pubblicare i dati dei controlli e dello stato ambientale – ai meccanismi di funzionamento, come molte questioni sulla definizione delle responsabilità del comitato V.I.A. e del servizio V.I.A. rispetto alle procedure di legge, a partire dalle verifiche di ottemperanza alle prescrizioni. Infine, viste le problematiche che stanno emergendo dalle indagini, è urgente attuare per il sito della Sabino esplodenti e per le aree circostanti un piano di caratterizzazione ambientale per escludere contaminazioni di suolo e acque sotterranee” conclude De Sanctis.