In ritardo di cinque minuti: l’autista viene picchiato

Un autista della società Panoramica è stato picchiato qualche giorno fa mentre si trovava alla guida di un bus della linea 3/.

Giunto al capolinea di Manoppello, il giovane autista era ripartito con un ritardo di appena 5 minuti, amplificato poi dal passaggio al livello chiuso per il transito del treno.

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Nuova aggressione ai danni del conducente di un bus: ecco che cosa è accaduto – abruzzo.cityrumors.it

Ebbene, arrivato alla fermata in via Aterno a Chieti Scalo, un utente che saliva sul mezzo, evidentemente infastidito dal vistoso ritardo accumulato, ha perso il controllo di sé e ha aggredito l’autista del mezzo. Una situazione evidentemente molto delicata, che è stata arginata dall’intervento dei Carabinieri.

Una brutta vicenda

A sollevare la vicenda sono state le sigle sindacali, che hanno ricostruito quanto accaduto lamentando il fatto che il conducente nulla potesse fare sul ritardo oggettivo e che l’aggressore non si è fermato nemmeno dinanzi alla considerazione che l’autista fosse alla guida di un mezzo pubblico.

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Le sigle sindacali sottolineano la necessità di una migliore tutela dei lavoratori che svolgono un pubblico servizio – abruzzo.cityrumors.it

Fortunatamente, una pattuglia dei Carabinieri che era attirata da quanto traspariva dai vetri del mezzo, è prontamente intervenuta fermando il bus e salendo a bordo. In questo modo è riuscita a evitare il peggio.

Sempre secondo quanto ricostruito dai sindacati, il lavoratore ha bisogno di cure mediche e, almeno per il momento, non è stata presentata alcuna denuncia.

Cosa si rischia ad aggredire l’autista di un bus

Purtroppo, la vicenda è tutt’altro che un caso isolato, considerato che sono sempre di più le aggressioni agli autisti di mezzi pubblici.

Ricordiamo in tal proposito che chi aggredisce, insulta e/o ostacola il normale svolgimento delle funzioni degli autisti degli autobus, commette un reato previsto dal nostro Codice penale, con una sanzione che nei casi più gravi può arrivare all’arresto fino a 5 anni per resistenza o oltraggio a pubblico ufficiale, considerato che queste figure possono essere equiparate a ciò.

Nonostante ciò, pare che il quadro sanzionatorio previsto dal nostro ordinamento non sia servito per arrestare l’escalation di violenza nei confronti degli autisti di mezzi pubblici, che ogni giorno sono esposti al rischio di aggressioni. A volte si tratta di casi isolati, come questo, ma altre volte si tratta di un’aggressione ancora più massiccia, da parte di vere e proprie gang (spesso, composte da giovanissimi delinquenti) che pongono a serio rischio la salute del lavoratore e contribuiscono a interrompere il pubblico servizio che svolgono sulla rete stradale.

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