‘Riprendiamoci i tempi umani’, sciopero un Sevel

Lanciano. L’USB, sin dall’inizio della pandemia da covid 19, ha preso una posizione netta e chiara: la salute e la sicurezza dei lavoratori viene prima di tutto.

“Le recenti modifiche delle saturazioni, che di fatto hanno riportato i carichi di lavoro al pre lockdown – si legge in una nota – dimostrano che il trailer/spot della riapertura aveva creato tante attese ma, come spesso accade, il “film” non ha mantenuto le aspettative anzi è un film già noto con l’inserimento della mascherina ad aumentare le difficoltà e la fatica dei lavoratori.

Durante il fermo imposto dal lockdown abbiamo avanzato proposte alla Direzione Aziendale in funzione della riapertura, ovvero una serie di misure da attuare a tutela della salute dei lavoratori ed altre volte a rendere il lavoro in fabbrica meno pesante.
Tra le varie proposte abbiamo chiesto che i turni di lavoro siano strutturati su 4 turni lavorativi da 6 ore dal lunedì al venerdì e di un turno da 6 ore al sabato mattina a parità di salario, l’aumento delle pause giornaliere (lavorare con la mascherina è un disagio di non poco conto), portare almeno i turni del sabato a due da 6 ore per permettere il recupero di 35 ore previsto per legge e che è indispensabile ancor più in questa fase oltre ad altre proposte per ridurre la possibilità di contagio da covid 19. La proposta dei 4 turni da 6 ore non è nuova poiché da tempo rivendichiamo questa necessità per ridistribuire il lavoro, la ricchezza e combattere la dilagante disoccupazione, ed in questo contesto è ancor più utile a limitare la presenza nei luoghi di lavoro come raccomandato da esperti ed enti che si occupano della prevenzione del contagio da Covid 19. Tra l’altro tale strutturazione garantirebbe maggior produzione all’azienda e renderebbe più sicuri anche i mezzi di trasporto pubblici per ovvie ragioni.

Ad oggi dobbiamo, purtroppo, prendere atto che se alcune cose sono state fatte per ridurre il rischio di contagio invece i carichi di lavoro e le turnazione non hanno subito nessun cambiamento di modalità e si continua a lavorare su 6 giorni, compreso il sabato pomeriggio, e soprattutto non è stato minimamente preso in considerazione lo stress che subiscono i lavoratori per 8 ore con la mascherina in un ambiente chiuso senza la possibilità di recupero fisico e con la paura comunque di poter essere contagiati.

Il protocollo d’intesa firmato con FCA dai sindacati sottoscrittori del CCSL, più la FIOM, prevede tante incombenze e peculiarità a carico dei lavoratori senza che vi siano misure che riducano la fatica e lo stress psicofisico, anzi avviene il contrario.

Chiediamo all’azienda di rivedere la turnazione imposta, di valutare le nostre proposte di riduzione degli orari di lavoro, al ritorno del regime di pause di 40 minuti totali al giorno e a prevedere tempi di lavoro compatibili con il disagio dell’uso della mascherina.
Invitiamo i lavoratori a partecipare alla protesta perché non tutto va bene, pertanto USB dichiara: sciopero in tutto lo stabilimento Sevel”.

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