Ortona. “Non si realizzerà a Ortona l’impianto GPL “Seastock” da 25.000 mc! Il WWF Abruzzo nel gioire di questa grande vittoria, ricorda Fabrizia Arduini, allora presidente della OA Zona frentana e Costa teatina che si era battuta fortemente contro quest’opera producendo atti, osservazioni, organizzando incontri e animando la movimentazione del fronte contrario all’impianto. La forza e le azioni portate avanti da Fabrizia continuano a dare risultati nel tempo.
Quello che Fabrizia e tutto il WWF Abruzzo hanno sempre evidenziato erano i rischi che progetti di questa portata possono creare: pericoli d’incendio, scoppio e contaminazione. La costa ortonese è poi fragilissima, insiste in una zona sismica, potrebbero manifestarsi, soprattutto in una fase di importanti cambiamenti climatici, eventi meteorologici avversi ed estremi come grandi tempeste o trombe marine. È un’area frequentata da cittadini, lavoratori, ci sono impianti industriali: in caso di incidente ci sarebbe un grave rischio per tutti. Impianti come questi a fronte di alcuni vantaggi, come qualche posto di lavoro, cosa tra l’altro tutta da verificare sul lungo periodo, creano tanti altri gravi problemi.
Per fortuna oggi, grazie all’azione di Fabrizia, del WWF, di tanti cittadini e Associazioni e dello stesso Comune di Ortona, che aveva saggiamente espresso la propria contrarietà al progetto, questo rischio è stato scongiurato.
La costa ortonese e tutta quella dei trabocchi ha una vocazione sicuramente diversa da quella di essere destinazione di mega-progetti ancora legati all’energia fossile: la vera ricchezza è la bellezza della natura, del paesaggio, dei trabocchi. Da tempo e su più fronti il WWF Abruzzo ribadisce la necessità di una visione complessiva per la programmazione degli interventi sul territorio. Progetti, certamente positivi anche per l’economia, che il tanto atteso Parco nazionale della Costa Teatina sarebbe capace di rendere concreti”. Si legge così in una nota del WWF Abruzzo.