Potrebbe aver agito in preda ad un raptus o forse durante una lite il 50enne che questa
mattina, a Bucchianico, ha ucciso la madre Paola De Vincentiis, 69 anni, nella stanza da letto, colpendola con numerose coltellate in varie parti del corpo, soprattutto
all’addome e al torace: Cristiano De Vincentiis, ricoverato e piantonato in ospedale a Chieti per alcune ferite non gravi, è stato arrestato per omicidio volontario.
La donna, che al figlio ha dato il cognome, è stata trovata sul pavimento in un lago di sangue dai soccorritori del 118: è stato lo stesso De Vincentiis a dare l’allarme dapprima citofonando ad un vicino, che avendolo visto in quelle condizioni e con il coltello in mano ha avuto un malore, quindi ha telefonato sia al 118 che ai carabinieri. L’arma, un grosso coltello da cucina, è stata sequestrata.
L’uomo era seguito dal Serd, ma gli investigatori non si sbilanciano più di tanto su questo aspetto e sulle condizioni dell’uomo, nell’attesa degli esami clinici. Certo è che la madre Paola, era solita chiedere soldi spesso, soprattutto al parroco nonché rettore del santuario di San Camillo, padre Germano Santone, dicendo che il denaro era per il figlio: l’uomo andava in giro su una moto di grossa cilindrata nonostante il problema di funzionalità di un braccio, conseguenza di un incidente stradale.
La vittima, originaria di Lanciano, insieme ad una sorella che era in casa al momento del fatto, e al figlio, dal luglio scorso aveva preso in affitto un’abitazione nel centro storico del paese. Nell’abitazione, poi sequestrata, hanno eseguito un sopralluogo, unitamente ai carabinieri di Chieti, coordinati dal tenente colonnello Massimo Di Lena, il sostituto
procuratore della Repubblica di Chieti, Giancarlo Ciani, e il medico legale Cristian D’Ovidio, che ha poi raggiunto l’ospedale di Chieti per visitare l’omicida, e che eseguirà l’autopsia; è stata anche ispezionata l’auto della vittima, una Citroen C1 parcheggiata in piazza. Non si esclude che nell’abitazione possa intervenire anche il Ris di Roma.
Madre e figlio non avevano la residenza a Bucchianico, dove dovevano restare fino a dicembre. La donna era solita andare al bar per comprare i cornetti; madre e figlio non erano conosciuti in paese. I carabinieri stanno ascoltando alcuni testimoni, compresa la persona che ieri sera avrebbe visto il figlio urlare contro la madre. La sorella della vittima – affidata ora ad alcuni parenti – sembra che non si sia accorta dell’omicidio.