Il marito di Lorena Paolini, la donna di 53 anni morta a Ortona, è ufficialmente indagato. Al momento, però, sono ancora diversi i punti da chiarire
I sospetti erano andati verso di lui sin dalle prime ore dell’inchiesta. Ma ora il marito di Lorena Paolini è ufficialmente indagato. La svolta nella notte tra il 20 e il 21 agosto quando gli inquirenti, dopo una lunga riunione, hanno deciso di iscrivere sul fascicolo con l’accusa di omicidio volontario. L’ipotesi fatta dagli inquirenti è che la donna non sia morta per infarto, ma per strangolamento.
L’uomo nella mattinata odierna è stato anche interrogato dal pubblico ministero. Resta il massimo riserbo su quanto raccontato dal marito della donna, ma non c’è stata una confessione. L’imprenditore si è sempre dichiarato innocente e allontanato ogni sospetto. Una versione che, però, non ha mai convinto gli inquirenti. Da qui la decisione di indagarlo in attesa naturalmente di chiarire diversi punti su questa vicenda.
Si sta indagando anche sul movente su questo che sembra a tutti gli effetti un femminicidio. I familiari e gli amici hanno sempre parlato di una coppia tranquilla e non ci sono mai stati litigi in pubblico. Versioni che sembravano confermare la prima ipotesi di un infarto, ma quel segno sul collo ha insospettito non poco i carabinieri.
Gli approfondimenti hanno portato gli inquirenti ad escludere l’ipotesi di una morte naturale e si valuta la pista di uno strangolamento. Ora, come detto, resta da capire il movente. Un passaggio cruciale per dare la svolta decisiva ad una inchiesta che ormai va avanti da più di 48 ore.
In attesa di scoprire il movente che potrebbe aver portato l’uomo ad uccidere Lorena, nella giornata di domani, mercoledì 22 agosto, è prevista l’autopsia sul corpo della vittima. Il medico legale dovrà stabilire se la morte è avvenuta per strangolamento e soprattutto quando la donna è deceduta.
L’allarme, come sappiamo, è stato dato dal marito intorno alle 12 di sabato 17 agosto. L’uomo ha raccontato di essere tornato a casa e di aver trovato la moglie senza vita sul divano. Una versione che, visti i segni presenti sul collo, non ha mai realmente convinto gli inquirenti. Ora siamo nelle ore decisive di questa inchiesta: l’iscrizione del marito sul registro degli indagati e l’autopsia possono rappresentare due passaggi decisivi per arrivare alla verità