Chieti. “Libera-mente a scuola”: è questo il progetto che Arcigay Chieti ha proposto per l’ A.S. 17-18 a tutti gli Istituti Superiori del territorio. Il progetto ha offerto la possibilità di intervento su tre aree tematiche in incontri frontali ed interattivi sui temi del bullismo, cyberbullismo e bullismo omofobico, sul tema dell’educazione alla prevenzione e al benessere e sul tema dello sviluppo psicoaffettivo.
Un progetto, svolto gratuitamente dai volontari e le volontarie dell’associazione con l’arricchimento della Dott.ssa Nicolina Capuano, psicologa e psicosessuologa, e la presenza di un facilitatore linguistico nella Lingua Italiana dei Segni, che racchiude nel gioco di parole del suo nome l’importanza del vivere liberamente se stessi tra i banchi di scuola e la necessità di “spezzare” i pregiudizi che spesso crescono rigogliosi in questo contesto.
“Nel corso delle ultime quattro settimane – si legge in una nota di Arcigay Chieti – il progetto è stato portato agli studenti e alle studentesse dell’ITCG Galiani – De Sterlich che hanno avuto modo, in quattro incontri svolti, di ragionare sul tema del bullismo e della prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST). Con le classi I nel corso dei primi due incontri (23 febbraio e 8 marzo) è stato affrontato l’argomento dal titolo “Bullismo: faccia a faccia e dietro uno schermo” che ha offerto loro l’opportunità di confrontarsi sui temi del pregiudizio e della discriminazione alla base degli atteggiamenti negativi che ritroviamo nel bullismo e del cyberbullismo, ai danni di tutte quelle persone che non rispecchiano quei “modelli sociali” che spesso sono rispondenti a stereotipi fuorvianti. I recenti fatti di cronaca ci portano ad osservare quanto l’Abruzzo non sia esente da questo fenomeno, né tantomeno dal bullismo omofobico e quanto sia necessario parlare, ragionare su questi temi con quei giovanissimi e quelle giovanissime che saranno il futuro del territorio e dell’Italia promuovendo una cultura del rispetto verso tutti e tutte. Perché discriminiamo? Come possiamo “spezzare” un pregiudizio? Perché, alle volte, abbiamo paura di ciò che non conosciamo? Cos’è l’omofobia? Agli studenti è stata posta l’attenzione su come nasce un pregiudizio, come si evolve in discriminazione e come questa diventa bullismo in ambiente scolastico; per poi passare al tema del cyberbullismo, fenomeno ormai diffuso sebbene la presenza di una legge dello scorso maggio 2017. Quanto è facile essere cyberbulli/e? Usiamo davvero il web in modo consapevole? Durante gli incontri si è poi parlato di omofobia, bullismo omofobico e quanto quest’ultimo sia ampiamente diffuso nel web. Nei successivi due appuntamenti del 14 e 21 marzo le classi IV invece hanno avuto modo di confrontarsi sul tema delle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) parlando di “Educazione alla prevenzione e al benessere”, imparando la differenza tra un’infezione e una malattia, conoscendo le principali IST e quelle che sono le buone pratiche di prevenzione con l’obiettivo di vivere liberamente e consapevolmente la propria sessualità. Il confronto con i ragazzi e le ragazze ha confermato anche quelle che erano le previsioni del Gruppo Scuola: una grande confusione sulle differenze tra prevenzione e contraccezione oltre che, purtroppo, i soliti pregiudizi nei confronti di una ragazza che vive liberamente la propria sessualità rispetto ad un coetaneo maschio. Tutto ciò prova quanto sia importante porre l’attenzione su questi temi anche in ambiente scolastico, dove spesso falsi miti sulle malattie sessualmente trasmissibili trovano terreno fertile. Buona è stata la partecipazione da parte degli alunni e delle alunne: interessati/e sia a come prevenire il fenomeno del bullismo, come “combatterlo” in un’ottica di supporto non solo verso il bersaglio ma anche verso il/la bullo/a (troppo spesso semplicemente punito/a e non supportato/a); sia a quelli che sono gli strumenti di prevenzione accessibili e alla portata di tutti e tutte. Sebbene in alcune scuole si sia trovata difficoltà anche solo nel presentare il progetto – in quanto parlare di omofobia, discriminazione e infezioni sessualmente trasmissibili pare essere ancora un problema – in alcune scuole di Chieti, un plauso va alla Dirigente Scolastica dell’ I.T.C.G. Galiani-De Sterlich, Candida Stigliani, dimostratasi attenta alle tematiche e intenta a combattere il fenomeno del bullismo, fornendo strumenti ai propri alunni e ad informarli su quelli che sono i rischi di un rapporto sessuale non protetto, promuovendo sempre quella cultura di rispetto verso tutti e tutte, e alla Referente Progetti Prof.ssa Di Gregorio con la quale il gruppo scuola si è interfacciato. Einstein diceva che è più facile spezzare un atomo che rompere un pregiudizio. Siamo convinti e convinte con il dialogo, il confronto e lo stimolo alla riflessione i pregiudizi possano essere “spezzati” per il raggiungimento di una società più libera”.