Lanciano. Nel corso del periodo del lockdown, nel territorio frentano, si è registrata una recrudescenza del fenomeno dello stalking, con episodi di autentica “persecuzione”, con diverse richieste di intervento pervenute al numero di soccorso pubblico “113”.
Con riferimento a tale tipologia di reato, sono state acquisite da questo Commissariato diverse segnalazioni cd di “Codice Rosso” trasmesse alla locale Procura della Repubblica.
In particolare, si segnala il caso di un uomo N.A. di anni 52, residente nella provincia di Chieti, resosi responsabile di atti persecutori posti in essere nei confronti dell’ex compagna abitante in Lanciano.
L’uomo, non rassegnandosi alla fine della relazione sentimentale, ha iniziato una serie di atteggiamenti ossessivi e reiterati sfociati in una serie di molestie e minacce nei confronti della ex. Per tale ragione, è stato destinatario, inizialmente, della Misura Cautelare del divieto assoluto di comunicare con qualsiasi mezzo con la parte offesa, alla quale peraltro, contravveniva reiterando molestie telefoniche nei riguardi della vittima del reato.
Per tali fatti, il GIP presso il Tribunale di Lanciano dott. Giovanni NAPPI, su richiesta del P.M. dottoressa Serena ROSSI, emetteva l’aggravamento della Misura Cautelare, disponendo nei confronti di N.A. la misura più afflittiva della custodia in carcere.
Gli agenti di questo Commissariato, intervenivano tempestivamente presso il domicilio dell’uomo, provvedendo ad eseguire la Misura Cautelare, traducendolo presso la struttura carceraria di Chieti.