Lanciano, rapina violenta in villa: chiesto il trasferimento del processo. Ecco perché

Lanciano. Il processo contro la banda di romeni, responsabile della rapina in villa ai danni dei coniugi Martelli (Carlo Martelli e Niva Nazzan), perpetrata in maniera violenta un anno fa, va trasferito davanti ad un altro tribunale.

 

La richiesta in Cassazione è stata depositata oggi, al gip del tribunale di Lanciano, da nuovi difensori di Alexandru Bodgan Colteanu, gli avvocati Rocco Ciotti e Alessandra Acciaro del foro di Teramo.

Nell’istanza i legali chiedono la “rimessione” del processo in una sede diversa per legittimo sospetto a “causa della grave situazione ambientale locale. Come i tentativi di linciaggio e le minacce ricevute durante l’indagine a danno di alcuni imputati. Situazione” viene specificato nell’istanza, che potrebbe pregiudicare la libera determinazione delle persone che partecipano al processo. Oltre agli imputati detenuti, anche dei loro familiari e avvocato, ponendo così a rischi l’incolumità pubblica.

 

La difesa ha allegato all’istanza anche la campagna di stampa nazionale condotta con toni spesso aspri e sfavorevoli, nonché l’intervento dell’allora ministro degli Interni Matteo Salvini che commentò “Queste bestie devono marcire in galera”. Per l’avvocato Ciotti “Ci sono tutti i presupposti di legge per trasferire il processo”.

 

A seguito di questa iniziativa difensiva potrebbe essere in forse, lunedì 30 settembre, la conclusione della discussione, con relativa sentenza, del processo contro i sei imputati di concorso in rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di arma, che riguarda Marius Adrian Martin, fuggito ed estradato dalla Romania, Aurel Ruset, i fratelli Ion e Costantin Turlica, Bogdan Ghiviziu, lo stesso Colteanu, recluso a Teramo, arrestato a Casal di Principe, infine Gheorghe Jacota accusato solo di favoreggiamento nella fuga di Ghiviziu.

 

Il processo con rito abbreviato si è aperto dinanzi al gup Giovanni Nappi lo scorso 24 giugno. Lunedì si saprà se il giudice emetterà la sentenza o meno.

 

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