Lanciano, al Consorzio San Stef. Ar Abruzzo presentato il progetto ‘Il Colore in Ambiente Sanitario’ VIDEO

Lanciano. Al Consorzio San Stef. Ar Abruzzo è stato presentato il progetto “Il Colore in Ambiente Sanitario” inserito nell’ambito per l’alternanza Scuola/Lavoro, con la contestuale inaugurazione di una sala realizzata proprio nell’ambito di questo progetto.

 “Insieme alla Saf Allestimenti e ai ragazzi dello Scientifico ho sviluppato questo progetto – ha esordito Maura Paquini della società Saf Allestimenti – che è consistito alla realizzazione di questa stanza dedicata alle attività terapeutiche per bambini autistici. Il concetto importante nell’allestimento di questa stanza è stato quello del colore degli spazi sanitari. Possiamo introdurre il concetto di economia sensoriale, si tratta di sviluppare il colore nella maniera corretta negli ambienti sanitari. L’economia sensoriale consiste essenzialmente nella scelta del colore più adeguato e più giusto per lo scopo e per l’uso che se ne fa di un ambiente. Questo perché i malati hanno bisogno un po’ di estraniarsi dalla loro condizione di malattia e di disagio, questo avviene attraverso questo ambiente esterno. I colori che essenzialmente vengono preferiti sono l’azzurro, il giallo e il verde, colori attenuati che danno il senso di freschezza e di relax e favoriscono la concentrazione perché in questo ambiente devono svolgersi delle attività terapeutiche”.

 “Sono qui in qualità di insegnante di questi ragazzi di Disegno e di Storia dell’Arte – ha sottolineato Rosario Pappalardo del Liceo Scientifico ‘Galileo Galilei’ di Lanciano – questo progetto nasce dal quarto anno scolastico nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro e la bellezza di questo progetto è che i ragazzi si sono inseriti con noi come scuola all’interno di questa struttura, la San Stef. Ar. Abruzzo, che ha avuto una grande sensibilità nell’accogliere l’impegno e il lavoro di questi ragazzi. Per me è una cosa molto positiva, al di la risultato generale che è sotto gli occhi di tutti è positiva proprio questa condivisione, il fatto che si sono incontrati vari attori. Noi come scuola abbiamo partecipato con i ragazzi che sono gli attori principali di questa attività, hanno profuso tanto impegno, tanto lavoro e la struttura che è sensibile a certe tematiche e anche al lavoro dei ragazzi. La gratificazione si raggiunge in maniera molto più ampia da questa situazione in cui ci troviamo che non il semplice voto o con il compenso economico. Io penso che la bellezza di questo evento oggi sia proprio in questa cosa, questi ragazzi li conosco già da qualche anno e personalmente li ho apprezzati e so la passione che ci mettono nel lavoro che fanno, quindi credo che per ora sia il giusto coronamento di quanto è stato fatto. Tra l’altro questo lavoro lascia spazio anche ad ulteriori approfondimenti: si è parlato di colori ma si parlerà sicuramente anche di luce perché il tema della qualificazione degli spazi e degli ambienti, non solo in ambito sanitario, è un ambito importante e di grandissima attualità. Poi sappiamo in ambito sanitario quanto sia importante la qualificazione dell’ambiente perché ci sono persone che si mettono a disposizione di altre persone e questo ci fa immaginare che mondo ci sia dietro a questo aspetto importante della nostra condizione umano. I ragazzi hanno capito che il loro lavoro si mette a servizio all’interno della comunità in cui si inseriscono, una comunità locale piccola o grande che sia è importante il servizio che hanno offerto questi ragazzi ed altrettanto importante è il riscontro che stanno avendo grazie a tante persone sensibili”.

 “Questo progetto lo abbiamo accolto in maniera molto positiva – ha affermato il presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio San Stefar Abruzzo, TeodoraDi Santo – perché si inserisce all’interno dell’alternanza scuola-lavoro e sicuramente è uno strumento vincente per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro. Poi l’idea di fare un’iniziativa sul colore per i ragazzi che frequentano il nostro centro ci sembrava un’iniziativa vincente anche perché tra le nostre strategie aziendali il discorso del colore è fondamentale per la riqualificazione dei nostri 16 centri che sono dislocati in tutta la regione Abruzzo. Quindi la collaborazione con la Saf e con la scuola ci ha permesso di fare questo piccolo prototipo di spazio da dedicare appunto ai bambini che hanno difficoltà. La scelta di puntare sui colori dà ai bambini maggiore sicurezza, tranquillità, per la concezione di sanità e di benessere, chi viene in un centro e sperimenta la fatica della malattia deve trovare anche degli spazi rilassanti che facilitano l’ora di fisioterapia, piuttosto che un momento di tensione, quindi il colore, la luce e anche la musica un domani potranno essere quegli elementi che agevolano il percorso terapeutico e riabilitativo”.

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