Il cordoglio di SIB Abruzzo e Confcommercio Chieti per la tragedia di Ortona

Chieti. Il presidente regionale della SIB Balneatori Riccardo Padovano, unitamente al presidente della Confcommercio di Chieti Marisa Tiberio esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia dei due bambini annegati alla Marina di Tollo. La tragedia accaduta ieri però impone delle riflessioni non rimandabili.

 

 “Quella che doveva essere una giornata di festa, si è tramutata in una tragedia che è inaccettabile. In Abruzzo – spiega il presidente della SIB Abruzzo Padovano – abbiamo 136 km di costa, di cui 100 km, ovvero il 70% di spiagge libere. Al di dei circa 20, 30 km di aree protette, credo sia veramente giunto il momento di ragionare su cosa fare in questi 70 km di spiagge libere e non vincolate paesaggisticamente. Credo sia arrivato il momento di mettere attorno ad un tavolo i 17 sindaci dei comuni costieri per capire se ci sono oggi le condizioni reali per la attuazione dei “piani collettivi”.

Sessanta anni fa le concessioni erano sulla costa abruzzese meno di 100, con lo Stato che diede in concessione i lidi a quelli che venivano chiamati i marinai di salvataggio. Oggi bisogna proteggere quelle spiagge non antropizzate dall’uomo. Bisogna far si che anche nelle spiagge libere, come quella della Marina di Tollo, sia previsto, soprattutto in quelle molto frequentate, un servizio di controllo e Salvamento. Le imprese balneari sono una garanzia per i bagnanti. Occorre oggi un vero Piano di Sicurezza per le spiegate. Bisogna rilasciare le concessioni, e far si che poi si ragioni e gestisca il bene pubblico con serietà. Dove c’è spiaggia libera, deve esserci controllo. Enti e Amministrazioni locali, seppure alle prese con problemi di risorse e ristrettezze economiche, devono lavorare affinché le spiagge libere possano essere atterrate e soprattutto controllate”.

 Il presidente della Confcommercio di Chieti Marisa Tiberio: “È arrivato il momento che anche i corpi intermedi, come le associazioni, possano far sentire la loro voce. Quello di queste ore è il tempo del dolore per quello che è accaduto ieri. Ma non possiamo non fare, proprio per evitare tragedie come quella che ha visto la morte di due giovanissimi, delle sottolineature e delle riflessioni.

 

Siamo infatti certamente favorevoli al rispetto dell’ambiente, ma tutela non può significare non avere un minimo di strutture su spiagge libere come quella della Marina di Tollo. Se ci fosse stato un bagnino avrebbe fatto uscire subito papà e figli dall’acqua e lanciato subito l’allarme. Quella della Marina di Tollo è un’area paesaggisticamente molto bella e anche molto frequentata dai turisti e dai residenti delle aree del chietino. Le spiagge libere hanno un rovescio della medaglia, perché se da una parte ti fanno vivere un paesaggio incontaminato, dall’altro si presentano prive di salvamento e bagnino, e dei concessionari e balneatori, ovvero delle sentinelle del mare”.

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