Francavilla, scomparsa da 22 anni: appello per dichiarazione di morte presunta

Francavilla. ”Chiedo al ministro che vengano fatti controlli al Tribunale di Chieti”: così si è espresso a ‘Chi l’ha visto? 11.30’ l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia di Donatella Grosso, la trentenne scomparsa nel 1996 per la quale la famiglia ha chiesto la dichiarazione e di morte presunta al Tribunale di Chieti la cui pronuncia è attesa a giorni.

 

 

”Quattro anni fa, per conto della famiglia Grosso, presso il Tribunale di Chieti abbiamo fatto istanza di dichiarazione di morte presunta della figlia Donatella, dopo 18 anni dalla sua scomparsa. La signora Grosso – ha detto Frazzitta – ha pure pagato una cifra straordinaria imposta dal Tribunale per la pubblicazione di questo annuncio di richiesta di morte presunta.

Il presidente del Tribunale di Chieti, andato in pensione 2 mesi fa, non ha mai preso nessuna decisione al riguardo per quattro anni. In più il fascicolo si era perso. Ed è stato ritrovato solamente qualche giorno fa a casa dello stesso presidente in pensione. Una negligenza, un fatto gravissimo. Chiedo al ministro che vengano fatti controlli al Tribunale di Chieti.

Chiedo alla Magistratura, al Consiglio Giudiziario, al Csm di intervenire per questo comportamento. Dopo 18 anni dalla scomparsa la dichiarazione di morte presunta è un atto dovuto”.

Donatella Grosso, trentenne di Viterbo, iscritta all’ Università Gabriele D’Annunzio di Pescara, scomparve da Francavilla al Mare nella notte fra il 26 e il 27 luglio 1996.

Il suo fidanzato dirà di averla accompagnata quella notte alla stazione ferroviaria di Pescara da dove sarebbe partita per un lungo viaggio.

 

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