Chieti. Sarà Guardiagrele il primo comune nel quale sarà eseguito lo screening di massa per Covid-19 durante il prossimo week end. La decisione è scaturita nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito questa mattina a Chieti su invito del Prefetto Armando Forgione per organizzare attività di straordinaria importanza nel contrasto della pandemia, quali i tamponi antigenici su ampia scala e la vaccinazione.
La scelta di partire da Guardiagrele, che sarà occasione per sperimentare un modello di organizzazione da mettere in campo, è scaturita dall’analisi dei dati epidemiologici, che vedono contagi in crescita nel comune montano, entrato nell’elenco degli otto a più alto rischio epidemiologico. Attenzione massima, dunque, e risposta pronta del Sindaco Donatello Di Prinzio che si è già attivato per far decollare lo screening di massa sabato 16 e domenica 17 gennaio, coinvolgendo i medici di medicina generale e attivando 4 punti per l’esecuzione dei tamponi. Nell’ultimo week end di gennaio, invece, toccherà a Chieti, Lanciano, Vasto, Ortona, San Salvo, San Giovanni Teatino, Francavilla al Mare e all’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria, su espressa richiesta del Sindaco.
La decisione è stata condivisa e formalizzata durante la riunione di questa mattina, che si è svolta in videoconferenza e ha visto la partecipazione in presenza limitata al Prefetto e al Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael. In collegamento c’erano i sindaci degli otto Comuni a più rischio sopra citati, Diego Ferrara, Mario Pupillo, Francesco Menna, Leo Castiglione, Tiziana Magnacca, Luciano Marinucci, Antonio Luciani, Donatello Di Prinzio, a cui si è unito Pino Finamore di Villa S.Maria per l’Alberghiero, che com’è noto accoglie studenti di tutto l’Abruzzo e anche di altre regioni. Hanno partecipato, inoltre, il Questore Annino Gargano, i Comandanti dei Carabinieri Alceo Greco e della Guardia di Finanza Serafino Fiore, il Rettore dell’Università Sergio Caputi, Morena Serafini della Regione, la Protezione civile con Mauro Casinghini, direttore dell’Agenzia regionale, e Silvio Liberatore, dirigente regionale, e Maristella Fortunato, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale.
Tutti i presenti hanno offerto la propria collaborazione per attività ritenute fondamentali nel contrasto alla pandemia, accogliendo la proposta del Prefetto che ha istituito un tavolo di lavoro ristretto con la funzione di affiancare Comuni e Asl nell’organizzazione sia dello screening che della campagna vaccinale. Ne faranno parte un rappresentante per ciascuna istituzione: Prefettura, Asl, Protezione civile, Forze dell’ordine, Provincia, Università o scuola a seconda delle realtà territoriali.
“L’organizzazione che mettiamo in campo per lo screening dovrà essere pienamente efficiente – ha sottolineato Schael – perché è la stessa che sarà usata per la vaccinazione non appena ci sarà concesso di aprire alla popolazione. Abbiamo bisogno, perciò, della collaborazione di tutte le istituzioni, alle quali chiediamo anche di aiutarci a sensibilizzare la popolazione. Contiamo su una partecipazione molto ampia, soprattutto al test con i tamponi antigenici, che ci permetterà di identificare e isolare, attraverso gli asintomatici, nuovi focolai”.
Lo screening, sia a Guardiagrele che negli altri Comuni sarà articolato in tre linee: la popolazione adulta generica sarà testata nei giorni di sabato e domenica, mentre durante la settimana i tamponi saranno eseguiti nelle scuole e nelle aziende.
«Siamo pronti ad attivare tramite il nostro Centro Operativo Comunale (COC) le procedure necessarie per offrire assistenza logistica e organizzativa per questa campagna anticovid – sottolinea il sindaco di Ortona Leo Castiglione – e proprio per accelerare i tempi stiamo valutando l’operatività di due luoghi dove effettuare questi esami che si andranno ad aggiungere alla postazione di drive-in in contrada Tamarete. Come riporta la bozza del piano previsto dall’Asl, il target della popolazione individuata riguarda il mondo della scuola con alunni, genitori e personale docente, quello produttivo legato agli insediamenti industriali e più in generale i residenti di aree territoriali ad alta numerosità demografica e contagiosità. Abbiamo già una ipotesi di alcuni luoghi adatti sul territorio che valuteremo insieme al tavolo tecnico provinciale che da oggi lavorerà per rendere al più presto operativo lo screening che, voglio ricordarlo si basa sempre su adesione volontaria. Per questo, prima ancora delle azioni di informazione e comunicazione che i Comuni saranno in grado di attuare, sarà fondamentale l’apporto dei medici di medicina generale che potranno utilizzare al meglio il loro bagaglio di conoscenze e di persuasione nei confronti dei propri assistiti. Infatti questa campagna si rivelerà efficace se vedrà una adesione consistente della popolazione, si parla di un target di 100mila tamponi».