Chieti. I guariti battono i nuovi contagiati nell’ultima settimana in provincia di Chieti. E’ quanto emerge dall’ultimo report della Task force Covid-19 della Asl Lanciano Vasto Chieti, che consegna un trend incoraggiante: a fronte di 721 nuovi casi sono 867 le persone riammesse in comunità, secondo le indicazioni del Ministero della Salute per la durata e termine di isolamento e quarantena.
Uno scarto ancora non molto netto che indica, però, una tendenza, riferita sia alla discesa del numero dei nuovi positivi sia alla crescita esponenziale dei malati che si sono ristabiliti. L’importanza dell’inversione del trend viene ancora meglio sottolineata dal raffronto dei dati della prima settimana di novembre, quando i guariti erano appena 84 contro 721 nuovi casi. L’ultimo mese, quindi, ha segnato, nel bene e nel male, una svolta per il Covid-19 in provincia di Chieti, come un po’ in tutto il Paese, con il picco massimo dei nuovi positivi, gli 871 della seconda settimana, e la discesa a fine mese, con 522 positivi in più e 859 che hanno concluso l’isolamento. In totale dal 1° novembre a oggi è stata dichiarata la fine dell’isolamento per 2.816 persone.
L’impatto complessivo avuto dal virus nella vita delle persone e sui servizi sanitari lo descrivono i numeri complessivi: dall’inizio della pandemia i contagiati sono stati 5.846 in provincia di Chieti, mentre i guariti 3.844. Elevato e doloroso il numero dei morti, arrivati a 171.
«Solo i numeri possono dare una rappresentazione concreta degli effetti della pandemia nel nostro territorio – sottolinea Giuseppe Torzi, direttore del Dipartimento prevenzione e della Task force Covid-19 -. L’identificazione dei casi positivi, il tracciamento dei contatti, il monitoraggio dei malati in isolamento domiciliare e la riammissione in comunità hanno creato una grande pressione sui servizi territoriali, che si sono trovati a gestire numeri da capogiro. Il nostro impegno, comunque, è stato ed è ancora massimo nel dare risposte in tempi brevi, lavorando sette giorni su sette, per fare fronte alle centinaia di casi che trattiamo ogni giorno».
In media ogni settimana vengono riammesse in comunità circa 500 persone, con punte di 867 come quella toccata a inizio dicembre. Resta ancora alto, comunque, il numero dei casi attualmente attivi, pari a 1972, di cui 1.766 a casa e 206 in ospedale.
Altro dato interessante che emerge dall’ultimo report disponibile è l’incidenza delle malattie croniche nella diffusione del Covid-19, presenti in 354 contagiati, con un percentuale che cresce con l’aumentare dell’età, fino a toccare punte dal 16% al 24% negli over 70 e 80.
Infine la differenza di genere nei contagi, che vede quasi appaiati maschi e femmine, con una leggera prevalenza di queste ultime, al 50.9%.