“Ecco cosa prevede il regolamento su cui il consiglio comunale dovrà pronunciarsi il prossimo 5 novembre”
Ortona. “Non bastava il Piano Regolatore Generale, che prevede nuove aree di espansione edilizia in aree di pregio come Ripari di Giobbe e Acquabella. Ora il Comune di Ortona intende varare un regolamento che permetterà ai privati di realizzare nuove cubature di cemento in aree attualmente agricole”. Così Silvia Ferrante, referente del coordinamento Tu Vi.Va.(Tutela Vie Verdi d’Abruzzo), commenta la variazione del regolamento urbanistico su cui il consiglio comunale dovrà pronunciarsi il prossimo 5 novembre. A proporre la “monetizzazione totale o parziale delle aree a standard urbanistico” è la giunta, retta dall’appena riconfermato sindaco Leo Castiglione, che in questo modo potrebbe sancire il colpo di grazia per il patrimonio verde della città. L’eventuale approvazione della proposta in Consiglio Comunale potrebbe permettere di utilizzare a fini produttivi aree agricole ad oggi vergini, cioè senza nessun manufatto preesistente. “Ci siamo già opposti al PRG di Ortona – ricorda ancora Ferrante – e attualmente il ricorso presentato dalle associazioni Stazione Ornitologica Abruzzese, Lega Italiana Protezione Uccelli, Gruppo di Intervento Giuridico e sostenuto anche dal coordinamento Tu. Vi.Va è depositato al Tar. Sarebbe stato opportuno non procedere a un’ulteriore cementificazione, in attesa del pronunciamento dei giudici, e invece la maggioranza di governo, forse ancora ebbra della vittoria elettorale, prosegue il suo disegno, inseguendo un modello di sviluppo insostenibile che si basa su città giudicate invivibili dai suoi stessi abitanti come Rimini e Riccione”.
Vale la pena ricordare che l’annuale rapporto Ispra sul consumo di suolo, diffuso lo scorso luglio, ha già segnalato che già ora l’Abruzzo è la regione con la densità del consumo di suolo più alta (3,88 metri quadrati per ettaro) e, limitandosi alla crescita del 2021, la regione che presenta i valori più alti (4,27 metri quadrati per abitante). Ancora peggio fa la costa, con la crescita percentuale maggiore a livello italiano che si è registrata nelle province di Chieti e Pescara (rispettivamente dell’1,05%, 0,97%, rispetto alla media nazionale dello 0,30%). E in questo quadro già sconfortante a preoccupare ulteriormente è proprio la città di Ortona, in cui già ora il consumo di suolo è al 12,3%, quasi il doppio della media italiana.
“Vengono i brividi a pensare a cosa potrebbe accadere se sia il PRG che la variazione al regolamento comunale entrassero in funzione” osserva Maura Peca, residente a Ortona del Coordinamento Tu Vi.Va. “In questo modo verrebbero devastate proprio quelle bellezze paesaggistiche che in questi anni hanno attirato tanti turisti. Mentre nel mondo si consolida un turismo slow e sostenibile, il Comune di Ortona sceglie di andare in direzione contraria, con il rischio di rendere il nostro territorio uguale ai tanti scempi ambientali che purtroppo devastano il nostro Paese. Per questi motivi chiediamo un immediato ritiro della mozione in Consiglio comunale, e un coinvolgimento delle realtà locali e degli esperti per un ripensamento delle politiche abitative e turistiche della città”.