“Conflitto o violenza? La valutazione delle famiglie disfunzionali”
Chieti. Venerdì 4 e sabato 5 novembre prossimi, presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, si svolgerà il XXII Congresso Nazionale di Psicologia Giuridica organizzato dall’Associazione Italiana di Psicologia Giuridica in collaborazione con il Laboratorio di Psicologia Clinica del Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio della “d’Annunzio”. Il tema del Congresso è la valutazione di famiglie in crisi a seguito di una disgregazione della coppia genitoriale, considerando le novità introdotte dalla Riforma Cartabia. Il programma prevede tre tavole rotonde con un dibattito tra i relatori invitati: il venerdì mattina il focus sarà sulla valutazione dei conflitti endofamiliari nell’ambito di procedimenti civili in tema di separazione e affidamento di figli minorenni, il venerdì pomeriggio sull’impatto dei procedimenti penali sulle responsabilità genitoriali e il sabato mattina sul ruolo dello psicologo nella riforma Cartabia. I relatori invitati sono professionisti di elevata qualificazione che operano nell’ambito forense (magistrati, avvocati, psicologi forensi e assistenti sociali). Il Congresso è patrocinato da: Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, Camera Nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie (Cammino), Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani (AMI), Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio (DiSPuTer) dell’Università G. d’Annunzio, Università Europea di Roma, Centro Studi Psicologia Applicata – Istituto di Formazione e Ricerca Scientifica CEIPA.
<La rilevanza di questo Congresso – spiega la professoressa Maria Cristina Verrocchio, docente di Psicologia clinica presso il Dipartimento di Scienze psicologiche della Salute e del Territorio (DiSPuTer) della “d’Annunzio” – risiede sia nella presenza di illustri relatori di comprovata esperienza scientifica e professionale sia nell’offrire un confronto tecnico e operativo tra discipline e professioni diverse. Dopo la separazione coniugale, quando i genitori di figli minorenni non riescono a adattarsi e a risolvere le loro controversie, iniziano contenziosi giudiziari spesso lunghi e faticosi per tutti i membri del nucleo familiare. I figli, bambini o adolescenti, soffrono moltissimo e tutti i professionisti coinvolti debbono necessariamente tutelarne il migliore interesse nell’ambito del processo. Quando viene richiesta da un magistrato una Consulenza tecnica all’interno di un assetto valutativo di responsabilità genitoriale ai fini di affidamento dei figli – aggiunge la professoressa Verrocchio – lo psicologo esperto si trova sempre di fronte a situazioni molto complesse che possono essere espressione di scenari diversi (conflitto temporaneo reattivo, conflitto persistente e radicato, conflitti che degenerano in violenza psicologica e/o fisica di una persona sull’altra). Il Congresso mira a chiarire anche la differenza tra conflitto e violenza, due fattispecie che non possono essere confuse e che richiedono specifiche metodologie di valutazione ed eventualmente di intervento>.