Chieti, WWF: ‘Dopo i ripensamenti sul parere negativo a un nuovo impianto di Formula Ambiente’

Il WWF: «Chieti non può diventare la pattumiera d’Abruzzo». La vallata è zona di risanamento per la qualità dell’aria e il numero di abitanti è in calo…

Chieti. L’annullamento della seduta del Consiglio comunale di Chieti, già in programma giovedì, al di là delle polemiche politiche e delle giuste preoccupazioni dei lavoratori della società partecipata Teateservizi in liquidazione, lascia in sospeso anche l’ennesima questione di interesse ambientale. Il Consiglio avrebbe dovuto esprimersi infatti sulla proposta di Formula Ambiente per la realizzazione e la gestione di un impianto di messa in riserva di rifiuti urbani e speciali non pericolosi, per il quale è stata richiesta autorizzazione regionale e che dovrebbe sorgere a Santa Filomena, nell’ex rimessa filoviaria di proprietà comunale oggi affittata all’azienda, in spazi attualmente destinati a parcheggi e area di manovra. Era pronta una bozza di delibera con la quale il Consiglio comunale avrebbe detto no a tale ipotesi, già peraltro respinta con un parere negativo espresso dagli uffici municipali in fase istruttoria. Stando a quanto riportato sui media nella riunione della III Commissione consiliare di mercoledì scorso sarebbe emersa invece la volontà da parte anche dei consiglieri di minoranza di approfondire alcuni aspetti, richiesta che il sindaco avrebbe ritenuto “legittima, poiché parliamo di una delibera che arriva da lontano, la cui gestazione è stata lunga e complessa, visto che ha interessato numerose vicende di più amministrazioni succedutesi nel tempo”. Per questo il primo cittadino auspica che si possa “trovare una collegialità di posizioni fra maggioranza e minoranza”.

Al di là di questi bei discorsi, teoricamente interessanti ma che non hanno praticamente mai trovato applicazione nel governo cittadino, sembra esserci un vuoto di memoria collettivo da parte dei consiglieri comunali sulla realtà della parte valliva della città dove si concentrano moltissime attività di trattamento e deposito di rifiuti, dove la qualità dell’aria che i cittadini respirano è talmente compromessa da aver dichiarato quella zona come “di risanamento” dal Piano della Qualità dell’Aria e dove ormai da molti anni continuano ad arrivare quantità immense di rifiuti da Roma per quella che avrebbe dovuto essere una emergenza momentanea divenuta a tutti gli effetti eterna.

«Sarebbe un errore gravissimo – dichiara la presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco – dire sì ad ampliamenti o nuovi insediamenti (mentre tra l’altro gli abitanti diminuiscono!) e consentire che la Regione o chi per essa consideri Chieti e la vallata del fiume Pescara come una sorta di pattumiera d’Abruzzo. Non ci sono ragioni che tengano, né di accordi tra maggioranza e opposizione né di incassi di affitti quando è in gioco la qualità della vita in un territorio e quindi i veri interessi dei cittadini. A Chieti ci sono già tanti, troppi impianti di quel genere, aumentarli è semplicemente inaccettabile».

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