Chieti. “Il 17 marzo scorso, in piena emergenza da Covid19, quando ci veniva continuamente e giustamente ricordato di lavarci spesso le mani, ACA SpA, l’azienda pubblica di diritto privato che gestisce il servizio idrico integrato nel territorio di Chieti e nel Pescarese, si era preoccupata, annunciando possibili carenze estive, di raccomandarci ‘un più corretto e razionale utilizzo dell’acqua, limitatamente agli usi igienici e potabili'”.
Lo ha dichiarato il WWF Chieti-Pescara ricordando che “i consigli erano più o meno i soliti: preferire la doccia al bagno, lavare le verdure lasciandole a mollo anziché sciacquarle in acqua corrente, riciclare poi quell’acqua per annaffiare fiori e orto, utilizzare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, chiudere il rubinetto durante l’operazione di lavaggio delle mani e dei denti, ecc. Tutte ottime raccomandazioni. Peccato che ACA SpA unisca ai buoni consigli un pessimo esempio. Domenica scorsa poco dopo le dieci del mattino, in via Federico Salomone a Chieti, si è manifestata una copiosa perdita di acqua. Diversi cittadini hanno avvertito l’azienda acquedottistica e in effetti poco dopo è arrivato un tecnico per constatare la situazione. Il problema è che la riparazione del guasto è iniziata soltanto martedì mattina poco prima delle nove, a quasi 48 ore dal primo intervento”.
“Quanti cittadini che si lavano le mani senza sprecare acqua e ne risparmiano circa sei litri al minuto occorrono per compensare gli ettolitri di preziosa acqua potabile che ACA SpA ha lasciato scorrere per due giorni a causa della propria evidente inefficienza? Il Comune di Chieti, quando gestiva in proprio il servizio idrico, interveniva di norma con ben altra rapidità. Il futuro sindaco dovrà farsi carico anche di quest’altra emergenza: premere con la Regione perché si torni a una gestione realmente efficiente senza carrozzoni e con un numero adeguato di tecnici e mezzi per manutenzioni e miglioramento del servizio, senza dimenticare un enorme problema che da anni attende soluzioni: la distribuzione idrica alla Scalo, vittima di una rete mal costruita e obsoleta, che ha bisogno urgente di interventi risolutivi e veramente efficaci”, conclude il WWF Chieti-Pescara.