Scoperta incredibile fatta nel chietino. I carabinieri hanno portato alla luce uno smaltimento di rifiuti illegale. Ecco cosa succedeva
I carabinieri forestali di Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, si sono trovati davanti ad uno scenario davvero incredibile: tonnellate di rifiuti smaltiti in modo illegale. Una scoperta che ha costretto i militari a far scattare una indagine e portare la titolare di questa ditta ad essere denunciata a piede libero in attesa di effettuare tutti i controlli del caso.
Un lavoro fondamentale da parte delle forze dell’ordine che ha consentito di portare alla luce una vicenda davvero molto particolare e che ha confermato come è possibile, tramite pratiche illecite, mettere a serio rischio l’ambiente oltre che la salute pubblica. Ora l’inchiesta andrà avanti nei prossimi giorni per cercare di ricostruire meglio l’accaduto e verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone in questa vicenda. I punti da chiarire sono ancora diversi e per questo motivo gli inquirenti stanno mantenendo il massimo riserbo su alcuni passaggi dell’inchiesta.
La discarica abusiva è stata scoperta in modo casuale. Le immagini del sistema di videosorveglianza del comune hanno portato alla luce un qualcosa di davvero molto particolare. Una volta che i lavori di manutenzione straordinaria delle stradi provinciali sono terminate, il materiale veniva portato in questo sito non autorizzato per lo smaltimento. La struttura non aveva i necessari campionamenti e le analisi previste dalla normativa.
I militari sono riusciti a documentare tutto questo tramite immagini ed è scattata la denuncia nei confronti dell’amministratrice della ditta con l’accusa di gestione illecita dei rifiuti. Ora sono ancora in corso le indagini per cercare di ricostruire meglio l’accaduto e verificare anche l’eventuale coinvolgimento di altre persone in questa attività che non può ritenersi assolutamente legale.
Una attività che ha messo a serio rischio anche la salute dei cittadini visto che i rifiuti sono stati smaltiti in modo assolutamente illegale. Per il momento gli inquirenti su alcuni passaggi della vicenda preferiscono mantenere il massimo riserbo e vedremo nei prossimi giorni se ci saranno delle novità. Di certo si è trattata di una operazione fondamentale per la salvaguardia della popolazione di Villa Santa Maria, paesino in provincia di Chieti e costretto ad affrontare un qualcosa di davvero non facile.