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Chieti, San Martino: l’amministrazione coinvolgerà l’Arta per accertare la causa dei cattivi odori

“Sentiremo l’Arta sui vari fronti ambientali aperti in città, chiederemo di vagliare la situazione del depuratore e della zona circostante”

Chieti. L’Amministrazione comunale investirà l’ARTA anche del monitoraggio della situazione sollevata dai residenti della zona di San Martino per i cattivi odori provenienti dall’impianto di depurazione. Stamane il sindaco ha ricevuto Nicoletta Di Francesco, del WWF Chieti, insieme all’assessore all’Ambiente e Transizione ecologica, per metterla al corrente delle attività da parte comunale sul fronte monitoraggio e prevenzione.

“L’Amministrazione contatterà l’Arta anche per la situazione del depuratore di San Martino – riferiscono il sindaco Ferrara e l’assessore Chiara Zappalorto – Prenderemo contatti a breve, dovendo fare il punto su una serie di situazioni da monitorare in città, l’ultima quella di via Custoza, aggiungeremo anche questa, al fine di effettuare un controllo sulle emissioni e attivare soluzioni, se possibile. Vogliamo sottolineare che sin dal primo giorno questa Amministrazione è sempre attenta alle istanze che arrivano dalla popolazione, soprattutto quando a sollevarle sono i cittadini, direttamente o attraverso associazioni come il WWF, di cui conosciamo serietà e impegno e in particolar modo in questi ultimi mesi ci siamo concentrati sul fronte ambientale, perché nel raggio di pochi chilometri sono diverse le situazioni da vagliare.

Per la zona di San Martino, in questo momento siamo nella condizione di dover gestire due problemi seppur di diversa natura, comunque di uguale impatto, sul fronte inquinamento olfattivo e acustico, faremo tutto quello che investe le competenze comunali, attivando gli enti referenti sulla tutela ambientale quali Arta, il Dipartimento di prevenzione della Asl, il Consorzio e la Procura al fine di unire le competenze e anche le energie indispensabili a monitorare, affrontare e, ove possibile, risolvere situazioni di acclarato inquinamento ambientale. In un secondo momento coinvolgeremo anche l’Anas per quanto attiene l’i9ncidenza dell’asse attrezzato sulle zone residenziali da cui sono partite istanze, per arrivare a un Tavolo con tutti i soggetti capaci di dare risposte e soluzione sui vari fronti cittadini interessati dalla convivenza fra realtà produttive e ambiente. La nostra rotta è la sostenibilità che dovrà essere la chiave di volta della rinascita dei luoghi che scontano le ipoteche maggiori”.