Chieti. Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi predisposti dal Questore di Chieti finalizzati alla prevenzione dei reati materia di stupefacenti ed in particolare modo del reato di spaccio nei confronti di minorenni di questo centro, la Sezione Narcotici della locale Squadra Mobile, ha tratto in arresto due cittadini ucraini nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e scoperto un’abitazione trasformata in un vero e proprio laboratorio per il suo confezionamento.
L’operazione si è sviluppata nel pomeriggio del 12.12.2020 allorquando gli Agenti dell’Antidroga hanno seguito un noto soggetto sino alla zona nord di Pescara a ridosso del quartiere “Zanni”, ove si era recato verosimilmente per l’acquisito di sostanza stupefacente.
Effettivamente dopo pochi minuti veniva visto sopraggiungere un soggetto sconosciuto che si avvicinava al giovane pedinato senza che tra di loro intervenisse alcun dialogo o saluto. Pertanto il personale operante procedeva al controllo del predetto, successivamente identificato per un ventottenne pregiudicato, il quale, così come è emerso dalla perquisizione personale immediatamente operata a suo carico, celava addosso due distinte buste di cellophane contenenti complessivamente 14 grammi di marjiuana. In esito a tale rinvenimento si operava la perquisizione domiciliare all’interno della sua abitazione, condivisa con un connazionale di anni 22, incensurato, anch’egli presente all’atto ero dell’abitazione gli operanti hanno scoperto un vero e proprio market della droga, in particolare hashish e marijuana. Sono stati rinvenuti ulteriori 50 grammi di marijuana già confezionata in dosi, 750 grammi di hashish confezionati in panetti oltre a 5 sigari contenenti cannabis, i cosidetti ”cannagars”, sigari fatti interamente di cannabis oppure “ripieni” di marijuana e poi cosparsi con olio di resina di cannabis oltre ad altri 550 sigari destinati alla realizzazione di ulteriori “cannagars”.
E’ stato rinvenuto anche materiale per il confezionamento delle dosi di stupefacente e la somma in contanti di 6.000 euro.
L’hashish rinvenuto è del tipo commercializzato su internet con le marche “Grape Ape” e “Gorilla Glu” ed altre ancora che contengono principi di thc altissimi tanto da essere venduti al prezzo di oltre 50 euro al grammo; non solo, è stata rinvenuta anche la c.d. super marijuana del tipo “amnesia haze” anch’essa dall’elevato principio attivo in quanto derivante dalla coltivazione di una pianta derivata dalla fusione di tre distinte varietà di canapa. Tali tipi di stupefacenti sono molto diffusi in questo periodo soprattutto tra giovani e giovanissimi.
Il canale di approvvigionamento di tali sostanze è prevalentemente via internet e, a tale particolare mercato on line, si accede solo attraverso link riservati, in relazione ai quali coloro che gestiscono il traffico concedono una sorta di “lasciapassare” virtuale che li immette nella contrattazione. Dopo aver concluso l’acquisto e proceduto al pagamento, la merce viene inviata tramite corriere all’indirizzo indicato, spesso mere teste di legno.
Infatti il personale operante ha proceduto anche al sequestro di materiale informatico rinvenuto all’interno dell’abitazione oltre che agli imballaggi originali della merce, prevalentemente spedita dalla Spagna.
All’esito degli accertamenti e delle formalità di rito i predetti sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara Dr.ssa Fabiana RAPINO, ha disposto a loro carico gli arresti domiciliari.