Il Sindaco: “Sì alla mobilitazione perché continui la strada per il riconoscimento della fibromialgia nei livelli assistenziali”
Chieti. Chieti aderisce alla campagna di sensibilizzazione sulla fibromialgia e tinge di viola la fontana di piazza Valignani in occasione della giornata dedicata alla conoscenza e alla mobilitazione su questa patologia diffusa in tutto il mondo. Stamane la presentazione della sinergia in nome del riconoscimento di quella che è una patologia diffusa e invalidante, con il sindaco Diego Ferrara, la Responsabile Centro Cefalee, Fibromialgia e Dolore Muscoloscheletrico, dottoressa Maria Adele Giamberardino, la consigliera comunale Nunzia Castelli e i responsabili dell’associazione Cfu-Italia Odv.
“Si tratta di una sindrome ancora oggetto di studio, che si esprime attraverso dolori diffusi dell’apparato muscolo scheletrico, ma il cui cammino di riconoscimento è stato avviato con una proposta di legge che speriamo di vedere efficace al più presto – così il sindaco Diego Ferrara e la consigliera Nunzia Castelli – Abbiamo aderito alla campagna nazionale di sensibilizzazione proprio perché la sindrome fibromialgica è diffusa ovunque e rende difficile e fragile la vita di chi ne soffre, anche a causa della mancanza di ufficialità del dolore cronico come patologia invalidante che non consente cure, terapie, rendendo difficile persino l’assenza dal lavoro quando il dolore diventa forte e insopportabile. A parte la sintomatologia, che colpisce in particolar modo le donne, parliamo di malati che non hanno ancora diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, in quanto la fibromialgia non è ad oggi inserita nei livelli essenziali di assistenza(LEA), sebbene a livello nazionale e anche regionale, passi avanti in tal senso si stanno facendo. Servono tempi rapidi nell’approvazione della legge, perché le cure divengano sostenibili. Da questa consapevolezza nasce il patrocinio della campagna dell’Associazione Cfu-Italia odv, che è promotrice di iniziative a vario livello, fra cui la campagna Comuni a sostegno, avviata nel 2019, nata per supportare il DDL 299 della Commissione Sanità al Senato, affinché compia tutto il suo cammino di approvazione e consenta il riconoscimento della malattia”.
“Siamo lieti che Chieti abbia dimostrato tanto interesse a questa patologia – così la dottoressa Maria Adele Giamberardino – perché il percorso di cura faccia passi avanti. Il nostro centro tratta da anni la sindrome, facendo test diagnostici per individuarla e sostenere chi ne soffre con un percorso di cura. Il riconoscimento ufficiale della patologia servirà a intervenire meglio e a sostenere la ricerca, perché ne soffrono sempre più persone e perché con il dolore è difficile condurre una vita normale. Dunque la luce viola che illuminerà le città serve proprio a questo, sensibilizzare la conoscenza e alimentare l’azione per il riconoscimento della malattia”.