Chieti. Prese il via da un esposto anonimo, giunto alla direzione generale dell’Asl Lanciano Vasto Chieti, e da questa inviato al Nas dei carabinieri di Pescara l’indagine sul professor Giuseppe Sabatino, ex primario della Neonatologia del policlinico di Chieti arrestato nel luglio del 2014 con l’accusa è di violenza sessuale nei confronti delle madri dei suoi piccoli pazienti.
E’ quanto emerso nel pomeriggio durante il processo in Tribunale, a Chieti, a carico dell’ex primario – non in aula – processo entrato nel vivo dopo che il collegio ha rigettato da serie di eccezioni della difesa, con l’audizione di alcuni testimoni, fra cui i sottufficiali del Nas che condussero le indagini, e le vittime, la cui audizione si è svolta a porta chiuse. Proprio loro avrebbero confermato gli abusi a sfondo sessuale subiti da parte del medico, nel cui studio, al policlinico, le donne che avevano appena partorito si recavano per avere informazioni sullo stato di salute dei loro figli ricoverati nel reparto di cui Sabatino era primario.
I Nas, ricevuto l’esposto, vennero quindi autorizzati a sistemare telecamere e sistemi di intercettazione ambientale nello studio di Sabatino, immagini che insieme alle testimonianze delle vittime costituiscono l’ossatura dell’impianto accusatorio. Secondo quanto riferito in aula da uno dei sottufficiali del Nas, i video mostrerebbero che l’ex primario era disinteressato rispetto alle richieste delle donne circa lo stato di saluti dei loro figli, ma interessato a loro, cui si avvicinava toccandole.
Il processo è stato aggiornato al 6 giugno prossimo per ascoltare altri testimoni e per la eventuale discussione.