Vasto. “Al Sindaco di Vasto non piacciono gli anestesisti che lavorano a Vasto? Non è un mio problema, ne abbiamo assunti tre negli ultimi mesi e un altro arriva domani”: così il direttore generale della Asl, Thomas Schael, sorpreso dalle affermazioni, ritenute fuori luogo, di Francesco Menna.
“Consapevoli delle necessità dell’Anestesia e rianimazione dell’ospedale di Vasto, la Direzione aziendale ha disposto l’assegnazione di un altro anestesista che prenderà servizio nella giornata di domani – aggiunge -. Il direttore sanitario, Angelo Muraglia, ha inoltre chiesto al direttore dell’analoga unità operativa di Lanciano di riservare alla Chirurgia di Vasto due slot settimanali: ci sarà quindi una seduta lunga (mattina e pomeriggio) a disposizione del primario Carmine Lanci per operare i pazienti in lista d’attesa. Lo spostamento negli ospedali no Covid di Lanciano e Ortona degli interventi ordinari programmati, anche quelli in classe A, è stato disposto dal direttore dell’Anestesia e rianimazione a seguito dell’assenza per malattia di un medico, generando le proteste della Chirurgia. La soluzione di eseguire gli interventi a Lanciano è stata ritenuta la più funzionale, visto che nella rete ospedaliera aziendale al ‘Renzetti’ sono state attribuite funzioni di tipo chirurgico e di emergenza no Covid-19. Va da sé che, in una condizione come quella attuale, si renda necessario utilizzare le strutture che si hanno a disposizione laddove ci siano restrizioni che impediscono lo svolgimento delle attività abituali nella propria sede. Nell’occasione è opportuno precisare anche che, in questa situazione di grave emergenza, la scelta di riservare i quattro posti della Rianimazione del ‘San Pio’ ai pazienti Covid-19 è stata dettata dall’importante presenza dell’unità operativa di Malattie infettive e dalla volontà di dare ai pazienti più gravi la possibilità di essere curati nello stesso ospedale. La decisione è stata presa con senso di responsabilità e piena cognizione della gravità del momento, con i contagi in costante aumento e i casi gravi parimenti in crescita. L’attenzione al paziente, e in special modo quelli contagiati dal virus, resta sempre il criterio alla base di tutte le scelte organizzative adottate in questi mesi. Le affermazioni del sindaco di Vasto sono da irresponsabile verso la comunità e i pazienti gravi della provincia di Chieti. Le Rianimazioni Covid-19 di Chieti e Pescara sono colme di pazienti e grazie a Vasto stiamo salvando la vita a quattro persone in questo momento. Oggi sono 19 i pazienti ricoverati a Vasto in Malattie infettive e all’Osservazione breve, mentre altri quattro più stabili e in via di guarigione sono stati trasferiti: tre sono andati alla Rsa di Casoli e uno alla Casa di cura Spatocco”.