In questo periodo di crisi l’azienda, che conta 200 dipendenti, ha mantenuto livelli occupazionali importanti grazie al mercato estero. All’assemblea erano presenti anche Gianfranco Reale e Lamberto Vespasiano segretari generali Filca-Cisl e Fillea-Cgil di Chieti, Lucio Girinelli segretario regionale della Filca-Cisl Abruzzo Molise e Paolo Primavera, presidente Confindustria Chieti.L’assemblea si è aperta con l’intervento di Amerigo Pellegrini, titolare dell’azienda, il quale oltre a ringraziare il leader della Cisl nazionale, ha rimarcato la necessità di azioni comuni per uscire dalla crisi.Bonanni ha poi parlato dell’Accordo Interconfederale tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria sulla rappresentanza che è stato siglato il 10 gennaio scorso e che si configura come la conclusione logica di tutto il percorso di ammodernamento delle relazioni industriali avviato nel maggio 2008 e sviluppatosi attraverso i vari accordi interconfederali sul nuovo modello contrattuale, sui rinnovi dei ccnl e degli accordi di secondo livello che ne hanno sostanzialmente recepito i contenuti, sul Patto per la Produttività, sull’accordo per la detassazione dell’aprile 2013 e sugli accordi sulla rappresentanza. Il Testo Unico è così strutturato: la prima parte è riferita alla misurazione e certificazione della rappresentanza ai fini della contrattazione collettiva nazionale di categoria; la seconda parte alla regolamentazione delle rappresentanze in azienda; la terza tratta la titolarità e l’efficacia della contrattazione collettiva nazionale di categoria ed aziendale.Bonanni si è poi soffermato sui numeri emersi dalle ultime rilevazioni Istat, secondo le quali, con la perdita di 1.000 posti di lavoro al giorno, la disoccupazione è salita al 13%.
“Occorre tagliare la spesa improduttiva, come la cattiva spesa pubblica e gli sprechi, i costi eccessivi e impropri della politica e con le risorse risparmiate, ridurre le tasse, aumentare i consumi e rilanciare il paese e la ricchezza. L’obiettivo da concretizzare – ha concluso Bonanni, dopo aver analizzato gli ultimi provvedimenti presi dal governo Renzi, che vedono il leader Cisl in parziale accordo ad eccezione per la riduzione degli 85.000 dipendenti pubblici – è portare il Paese fuori dalla crisi spingendo il Governo ad adottare politiche economiche e fiscali che facciano ripartire i consumi”.