A annunciare le iniziative di protesta “contro la proposta del cda della Fondazione di procedere per sessanta licenziamenti” i rappresentanti sindacali della Cgil e della Cisl, Sergio Aliprandi, Rita Candeloro e Ernesto Magnifico.
“Oggi eravamo venuti qui per conoscere le decisioni del cda sul piano di rilancio del Negri Sud – hanno detto i tre rappresentanti a circa 50 lavoratori riuniti nel piazzale dell’istituto questa mattina – invece ci è stato comunicato che domani riceveremo le raccomandate con le proposte di licenziamento da parte del cda della Fondazione: è inaccettabile per noi discutere di rilancio con i licenziamenti sul tavolo”.
Lo stato di agitazione è stato subito comunicato ai lavoratori, mentre lo sciopero è stato annunciato per il prossimo 7 aprile a Chieti, data in cui si terrà una seduta al consiglio provinciale proprio sulla situazione del Mario Negri Sud, alle ore 16.
Nei prossimi giorni, promettono i sindacati, ci sarà anche un camper all’ingresso dell’istituto per un presidio permanente.
Fonti vicine al cda, che si è riunito lo scorso 28 marzo, parlano di “esuberi per 30 lavoratori tra ricercatori e amministrativi del Negri Sud, un provvedimento che comunque non verrebbe preso prima dell’approvazione del piano di rilancio”. I sindacati invece parlano di 60 licenziamenti: sarebbero circa un terzo dell’attuale forza lavoro (110 dipendenti e 80 borsisti) dell’ istituto.