Chieti. Il 17 febbraio scorso si è svolto il 7° Congresso della Fisac Cgil di Chieti presso l’Hotel Dragonara. In presenza dei delegati eletti nelle varie assemblee di base, dei centri regolatori regionali e provinciali, sono intervenuti il presidende dell’associazione Agbe di Pescara Massimo Parenti e la referente del Wwf Abruzzo Fabrizia Arduini.
La discussione ha affrontato i temi centrali del momento di crisi in atto, cercando di evidenziare le linee guida da seguire nell’azione sindacale quotidiana rispetto ai lavoratori che si vuole rappresentare. Inoltre il direttivo neo costituito ha riconfermato il segretario uscente Vincenzo Gallo e alla presidenza Antonio Paolini. Di seguito, uno stralcio del documento politico redatto dalla Commissione Politica ed approvato all’unanimità.
“Valutata la situazione critica che vivono i lavoratori dei settori bancari ,assicurativi e della riscossione in questo momento di forti trasformazioni societarie e di compressione di diritti , ritiene indispensabile che la Fisac Cgil rafforzi i suoi interventi di tutela nei singoli posti di lavoro sostenendo soprattutto chi si espone e si attiva personalmente nell’attività sindacale anche attraverso una maggiore informazione e formazione. La Fisac Cgil, pur essendo dell’opinione che in questo momento particolare poteva essere piu’ costruttivo per la Confederazione un’unica mozione congressuale che desse soluzioni comuni alla crisi del lavoro acuitasi soprattutto in questi ultimi anni, ritiene che il documento n.1, a firma Camusso ed altri, rappresenti un documento , per analisi che per soluzioni, piu’ percorribile , pur valutando alcuni punti del documento Cremaschi in maniera positiva e stimolante. La Fisac Cgil di Chieti, inoltre, ritiene indispensabile che la Cgil provinciale indichi quale modello di sviluppo quello legato oltre alla salvaguardia dell’industria manifatturiera (settore economico e produttivo ampiamente presente nella nostra provincia) quello legato alla salvaguardia e alla valorizzazione del proprio territorio con le sue peculiarità e quindi ricchezze ambientali e paesaggistiche , agricoltura sostenibile, turismo che vengano visti come punti di forza e di occupazione. Per questo auspica che il Parco della costiera teatina decolli rapidamente, con la condivisione di tutti degli enti locali e della regione Abruzzo e si abbandoni definitivamente la scelta della petrolizzazione”.