Nel corso del suo intervento, il sindaco, esprimendo la propria disponibilità e l’appoggio ai lavoratori, ha sottolineato come il Dpcm che prevedrebbe la trasformazione in Presidio della Dtl di Chieti sia “viziato” fin dall’origine in quanto «i parametri in esso contenuti contrastano con i dati oggettivi in possesso della stessa sede di Chieti. Un provvedimento che controverte i principi della Spending Review e taglia servizi sul nostro territorio. Auspicando una battaglia comune che coinvolga Enti Locali, Rappresentanze sindacali e dipendenti della Dtl di Chieti in difesa della Direzione teatina, il sindaco ha manifestato l’appoggio alle iniziative che le rappresentanze sindacali metteranno in atto nelle prossime settimane per contestare un Dpcm che «continua a mortificare, in nome di una non meglio individuata Spending Review, parti dello Stato e servizi ai cittadini.
“Per questo – ha rimarcato il sindaco – al di là della difesa dell’assurda e contro legge declassazione di Chieti, è il Dpcm in se che deve essere contestato, non trovando rassicuranti, per altro, le dichiarazioni rilasciate in merito dal Sottosegretario Legnini. Non possiamo cedere nulla della Dtl di Chieti e, se proprio si devono rivedere le Direzioni, ebbene si valuti, se per davvero si vuole contenere il costo, la proposta che ho più volte fatto, anche a questo Governo, di utilizzare contenitori come la Caserma Berardi per localizzarvi tutti gli Uffici pubblici sparsi sul territorio e gravati dal pagamento di affitti”.