Atessa. La protesta dei lavoratori della Acs monta vertiginosametne: i lavoratori dell’indotto Sevel sono saliti questa mattina sulla sede dello stabilimento della Val di Sangro. Asserragliati in attesa di proposte dirigenziali.
Dopo una settimana incatenati davanti ai cancelli, alcuni operai della Acs di Atessa sono saliti, questa mattina, sul tetto della fabbrica per protestare contro la chiusura dell’azienda, indotto Sevel, che produce le imbottiture destinate ai sedili del furgone Fiat Ducato. L’azienda, dopo le ferie estive, ha comunicato a 23 lavoratori chiusura dello stabilimento che si trova nella zona industriale della Val di Sangro, provocando la mobilitazione dei lavoratori che da una settimana hanno allestito il picchetto davanti i cancelli. Di fronte al silenzio della dirigenza, alcuni stamani hanno deciso di calcare la mano e di salire sul tetto dello stabilimento industriale: “Non scenderanno finché l’azienda non romperà questo silenzio e verra’ con qualche proposta – spiega un’operaia ai microfoni di Abruzzolivetv – il lavoro c’e’, abbiamo lavorato fino all’ultimo giorno prima delle ferie e non vogliamo andare a casa”.