In totale, sono state effettuate undici perquisizioni e due arresti tra Lanciano e Montesilvano. Diciassette, invece, le persone denunciate.
Stando alle prime informazioni, i componenti dell’organizzazione criminale erano già stati denunciati per reati analoghi e soprattutto per le loro continue “iniziative” di minaccia e ingiurie alle Forze dell’Ordine e di discredito e irrisione della Magistratura, commesse anche attraverso internet.
Le indagini sono partite dopo una serie di truffe fatte con diversi account e-Bay attraverso i quali venivano simulate vendite di smartphone, tablet, notebook e prodotti tecnologici vari. Le finte vendite sono state denunciate alla Sezione Polizia Postale di Chieti che ha fatto partire le indagini.
Il sistema della truffa scoperto dagli inquirenti era piuttosto collaudato: con documenti falsi di altri soggetti, ignari o compiacenti, venivano aperti gli account su siti di e-commerce sempre con largo anticipo per creare una certa anzianità di registrazione e un alto numero di feedback positivi dati dagli stessi arrestati.
“Un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa online senza precedenti in Italia”. Con queste parole il dirigente della Polizia Postale e delle comunicazioni Abruzzo, Pasquale Sorgonà, ha descritto l’attività criminale stroncata oggi dai suoi uomini. “Un’attività” ha aggiunto “quella capeggiata da Maurizio Aramino, che spicca nel panorama nazionale per caratura, mole e organizzazione delle truffe perpetrate”.
L’hanno chiamata operazione ‘Anxanum Fraudsters’ ed è ancora Sorgonà a spiegarne i dettagli. “Il capo dell’associazione a delinquere ha creato un sistema di truffa online criminale negli ultimi 4 anni, dal dicembre 2009, sui maggiori siti e-commerce italiani, come ebay.it e subito.it, con la creazione di account intestati a prestanome o con documenti falsi. Una volta scoperto, ha sfidato e minacciato le forze dell’ordine, oltre alle vittime delle truffe, almeno 1.000, che ha portato a termine su tutto il territorio nazionale per un giro d’affari di circa 500mila euro”.
La Procura di Lanciano ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per Maurizio Aramino, 45 anni, di Lanciano, presunto capo dell’associazione a delinquere, e Gianfranco Rossi, 46 anni, di Lanciano, entrambi già noti alle autorità giudiziarie.
Altri due indagati, M.A. e N.N., sono attualmente ricercati dalla Polizia in quanto irreperibili: anche per loro il gip del tribunale di Lanciano Massimo Canosa ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto “promotori e componenti stabili dell’associazione, partecipanti direttamente e personalmente alle truffe seriali”, come si legge in un passaggio dell’ordinanza.
“Ci sono altri 17 indagati” ha aggiunto Sorgonà “che secondo le nostre indagini hanno preso parte all’associazione a delinquere, operando non solo da Lanciano ma su diversi comuni abruzzesi, tra cui Pescara e Montesilvano“.
Gli account creati ad arte negli ultimi 4 anni per truffare gli utenti dei siti e-commerce sono “master.vantec, shops_center, k-golden-k, esse_di_esse, orion.elettronic, costuiler, premiunt, alsemione“.
“Tu mi lasci un commento negativo? Speriamo che L’Aquila ti ricaschi in testa un’altra volta a distanza di 2 anni e 2 giorni: che L’Aquila ti cada ancora in testa stanotte“. E’ il contenuto di un’intercettazione telefonica tra un utente ebay e il presunto capo dell’associazione a delinquere finalizzata alla truffa online, Maurizio Aramino. Le minacce all’utente, ‘reo’ di aver lasciato un commento (feedback) non positivo al termine di una transazione su ebay.it sono state rese note dagli inquirenti.
“Tu mi lasci il negativo? Sarai anche un pivello, io il negativo non voglio neanche che me lo lasci, come ti tornano indietro quei soldi mangiateli a medicine, tu e tutti i tuoi familiari“, si legge ancora nel testo dell’intercettazione telefonica.
“Aramino ha totale disprezzo e noncuranza dei provvedimenti dell’autorita’ giudiziaria emessi nei suoi confronti”, ha sottolineato il procuratore della Repubblica di Lanciano, Francesco Menditto. “Non solo minacciava le vittime, ma anche gli operatori delle forze dell’ordine che si interessavano alla sua attività, arrivando addirittura a minacciare il personale delle forze dell’ordine pubblicamente su vari siti e social network, oltre che direttamente via mail”. Aramino è stato arrestato e trasferito nel carcere di Lanciano, questa notte: per lui e’ stato disposto il regime di isolamento fino all’interrogatorio di garanzia, che si terrà nei prossimi giorni.