Nell’istituto, infatti, si riscontrerebbe un’eccessiva carenza di personale a fronte di un crescente numero di detenuti. Dopo l’episodio della vigilia di Natale, quando un carcerato ha incendiato un materasso all’interno della sua cella, arriva ora l’aggressione verso una agente che ha rischiato di morire strangolato.
A denunciare l’episodio è Ruggero Di Giovanni, segretario provinciale della Uilpa. “Quando il detenuto ha aggredito l’uomo” spiega a riguardo, “l’agente in servizio al cancello d’ingresso della sezione non c’era, perché impegnato in altre attività nella sezione attigua, che è distante e non ha visuale. Questo accade perché, al posto dei due agenti necessari, cioè uno per ogni ingresso, ormai per prassi ce n’è in servizio soltanto uno”.
La guardia penitenziaria aggredita è stata medicata presso l’ospedale di Lanciano ed è stato giudicato guaribile in 5 giorni. Pericolo scampato, dunque, ma Di Giovanni lancia di nuovo l’allarme. “Al Dipartimento dell’amministrazione di Lanciano” commenta, infatti, il segretario provinciale “scrivono che un istituto come il nostro dovrebbe avere un rapporto agenti/detenuti non inferiore a 0.63. Attualmente siamo a 0.54 e qualcuno ha deciso di aumentare ancora il numero dei detenuti”.