L’uomo era stato arrestato il 7 dicembre 2011 e poi condannato in primo grado a 10 anni di reclusione dal tribunale collegiale di Lanciano per violenza sessuale su minore. La sentenza di primo grado è stata emessa il 30 maggio scorso. Ieri mattina l’anziano si è’ impiccato nella stanza della residenza dove viveva in osservanza dell’obbligo di dimora. L’avvocato dell’uomo aveva presentato ricorso in appello contro la condanna.
LA NOTA DELL’AVVOCATO ALESSANDRO TROILO. “Francesco Paolo Pasquini era una persona speciale che ha affrontato con grande dignità una vicenda così drammatica che lo ha visto ingiustamente indagato prima e condannato poi. Non era l’orco cattivo, ma un signore di 76 anni, schivo e riservato e all’epoca del fatto affetto, già da tempo, da patologie fortemente invalidanti quali ‘deficit della deambulazione in pregresso ictus cerebri e severa Aocp, diabete mellito, tipo 2, ipertensione arteriosa, K prostatico ormonale’, come risulta dalla lettera di dimissione del Centro di Riabilitazione San Francesco di Vasto, dove tra l’altro era stato ricoverato in un periodo in cui gli viene contestata un’azione delittuosa. Aveva sempre proclamato la sua innocenza fin dalle indagini, nel corso delle quali a due altri soggetti corrispondenti alla descrizione della minore, trentenni vicini di casa, non e’ stato fatto nulla. La sentenza di condanna era oltremodo viziata sia in punto di fatto – non si sa e né è stato accertato quando i fatti sarebbero accaduti – sia di diritto: è stata omessa finanche una perizia sulla minore tesa a verificare la capacità della stessa a distinguere il reale dalla fantasia”.