Ortona. Il Parco Ciavocco un collegamento verde tra città e mare che riqualifica il territorio comunale sotto l’aspetto ambientale e turistico.
La riqualificazione ambientale e turistica dell’area del Parco Ciavocco si chiude con la consegna ufficiale dell’opera da parte della società Tamarete Energia e il taglio del nastro nella mattina di venerdì 12 gennaio, alle ore 11,30.
Il progetto di riqualificazione dell’area del Ciavocco è frutto di un lungo cammino amministrativo-burocratico legato al progetto di ampliamento della centrale elettrica di contrada Tamarete presentata dalla zitta Odoardo Zecca. Infatti il cosiddetto “ristoro ambientale” legato alla pronuncia di compatibilità ambientale rilasciata dal ministero dell’Ambiente (decreto n.337 del 7 aprile 2005), venne definito con deliberazione di giunta comunale, numero 49 del 5 ottobre 2007, per un importo complessivo di 800mila euro e la progettazione del nuovo parco venne affidata dalla società Tamarete Energia, all’architetto Walter Albi. A luglio del 2015, dopo l’acquisizione dei pareri da parte della Soprintendenza, dalla direzione territoriale R.F.I., della Sangritana e della Forestale, fu definita e sottoscritta la convenzione con la ditta che ha realizzato nella zona industriale la centrale turbogas e furono avviati i lavori per il nuovo parco.
Il progetto ha previsto il recupero di tutta la zona terminale del fosso Ciavocco con la realizzazione di terrazzamenti, verde pubblico con impianto di irrigazione, sentieri, camminamenti pedonali, luoghi di sosta, pubblica illuminazione, opere di consolidamento del pendio e regimentazione delle acque. Un percorso che scende al mare e alla sottostante pista ciclopedonale grazie ai collegamenti realizzati con la scalinata recuperata e consolidata che costeggia il Castello Aragonese.
L’idea progettuale del parco si è sviluppata su una linea di collegamento tra la zona urbana e il mare e si chiude con un punto altamente panoramico sulla costa ortonese, una terrazza che può diventare con un progetto che l’amministrazione comunale ha già messo in cantiere, un anfiteatro naturale per eventi e manifestazioni. Questo progetto oltre a restituire un parco alla città ha avuto anche il pregio di realizzare opere di palificazione fondamentali per mettere in sicurezza il pendio che costeggia il Castello.
“Un parco che si affaccia sul mare e che insieme alla realizzazione dei tratti di pista ciclopedonale che vanno dal Faro al promontorio dei Ripari di Giobbe e lungo via Cervana può offrire un territorio comunale con buone potenzialità turistiche e paesaggistiche – sottolinea il sindaco Leo Castiglione – e proprio perché quest’area non finisca con la sua inaugurazione l’amministrazione comunale ha già predisposto un piano di gestione e sorveglianza dell’area che comprende anche il Castello, con la collaborazione della sezione ortonese dell’associazione guardie ambientali d’Italia. Dobbiamo iniziare a pensare che il patrimonio ambientale, naturalistico e storico della nostra città è un bene della comunità e come tale deve essere valorizzato e utilizzato. Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre bellezze per questo abbiamo voluto invitare all’inaugurazione le scolaresche che con i ragazzi rappresentano i cittadini del domani e i custodi del nostro territorio”.