Pescara. Alle ore 22:30 dello scorso lunedì 21 gennaio, c’è stato un allarme per l’avvistamento di una macchia sospetta presso il Campo Rospo Mare, nei pressi della FSO Alba Marina, si puo’ escludere categoricamente la presenza di greggio in mare e quindi di qualsiasi forma di inquinamento.
Le operazioni aeree e marine, che sono state messe in atto e che hanno visto coinvolti anche i mezzi della Capitaneria, intervenuti con prontezza sul luogo, hanno consentito di escludere con certezza lo sversamento di greggio in mare, fatto confermato dai rilevamenti satellitari effettuati dalla Capitaneria di Porto. La macchia, che ha generato l’allarme e che era stata stimata essere a quel momento in piena notte a distanza di 30 metri dalla FSO Alba Marina e con un’onda media di 2 metri di altezza, di dimensione 20×60 metri (circa 1 metro cubo) si e’ rivelata essere composta di natura diversa dal petrolio (sostanzialmente terra ed erba di origine fluviale). L’ispezione sottomarina, durante la quale si sta inoltre provvedendo alla registrazione del tiraggio della linea, già oggetto di un piano di manutenzione programmato del sistema di trasporto del greggio alla nuova FSO Alba Marina., ha completato il quadro della situazione, portando ad affermare inequivocabilmente l’assenza di sversamento di petrolio in mare. Le misure di sicurezza degli impianti e di salvaguardia dell’ambiente sono severe e garantiscono la massima tutela per le persone e per l’ecosistema. L’intero campo è sorvegliato da un sistema di telecontrollo a terra nella base di Santo Stefano da cui è possibile arrestare la produzione in qualsiasi momento. Sono previsti sia arresti d’urgenza che sigillano il giacimento sul fondo del mare sia l’attivazione delle pompe antiincendio su tutto l’impianto in caso di fuoriuscita di gas. Lo stesso sistema di arresto è presente sulle piattaforme. L’intervento di emergenza è possibile anche dalla FSO Alba Marina. Il campo è inoltre fornito di tutte le dotazioni di sicurezza previste dal codice della navigazione e dalle leggi minerarie. Nei prossimi giorni proseguiranno le ispezioni subacquee – con una pausa prevista nelle prossime ore a causa delle difficili condizioni meteomarine – portando in questo modo a compimento tutti i rilievi previsti. L’FSO Alba Marina è stata progettata e realizzata per garantire il massimo livello di sicurezza anche in condizioni meteomarine estreme (18 metri d’onda e venti sino a 150 km/h) grazie al sistema di ormeggio adottato. La nuova FSO Alba Marina appartiene alla categoria Aframax, con doppio scafo e doppio fondo, ha una portata lorda di 109.000 tonnellate e possiede i più avanzati sistemi di controllo di rilevazione automatica di presenza di gas, incendio e arresti di emergenza che garantiscono un elevato livello di sicurezza delle operazioni. Progettata per ospitare 50 persone tra tecnici e operatori, la FSO Alba Marina è presidiata 24 ore su 24 ed è in costante collegamento con la base operativa Edison di Santo Stefano a Mare. Nelle prossime settimane e’ previsto inoltre un altro intervento straordinario di manutenzione al campo, finalizzato alla verifica delle apparecchiature in pozzo e al ripristino di 2 pozzi della Piattaforma Rospo Mare C. I lavori, che inizieranno nei primi giorni di Febbraio e che avranno una durata massima di 5 mesi, verranno realizzati dall’ impianto “Perro Negro 8”.