Si tratta di un 29enne, noto alle forze di polizia, che si è introdotto in uno studio della Cardiochirurgia sottraendo oggetti di un certo valore, allontanandosi subito dopo confondendosi tra i visitatori.
La scena, però, è stata notata da un ausiliario specializzato in servizio presso l’unità operativa, che immediatamente si è recato nel gabbiotto degli agenti del Servizio di vigilanza Aquila per segnalare l’accaduto. E proprio mentre riferiva i fatti, ha riconosciuto, dallo zainetto che portava sulle spalle, il ladro che aveva scelto come via di fuga l’ingresso principale dell’ospedale. A quel punto, la guardia giurata ha chiesto al giovane cosa fosse contenuto nello zaino e, dopo una iniziale reticenza, si è scoperto che conteneva un computer e un hard disk, e su indicazione dello stesso giovane, è stata trovata anche altra refurtiva nascosta in un bagno al piano terra, attiguo al Pronto soccorso. Il pc conteneva documenti preziosi per l’attività clinica e perderli avrebbe causato un grave danno.
La refurtiva, del valore di mille euro, è stata riconsegnata ai proprietari. Il giovane, arrestato in flagranza dai carabinieri della stazione di Chieti Scalo, è agli arresti domiciliari.