Era stato il difensore dell’uomo Rocco Giancristoforo a chiedere il rito abbreviato condizionato alla perizia. Il giudice ha fissato al prossimo 6 dicembre la data per il conferimento della perizia
alla psichiatra Marilisa Amorosi. Nell’udienza di oggi si sono costituiti parte civile genitori e figli delle vittime.
Nell’udienza di questa mattina, presente Marfisi che dal giorno dell’omicidio è in carcere, si
Marfisi è accusato di duplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, tentato omicidio nei confronti della donna che ospitava la moglie in casa quando si verificarono i fatti e di lesioni personali nei confronti di sua figlia incinta, rimasta ferita al cuoio capelluto mentre il padre sferrava fendenti alla moglie.
Secondo l’accusa – l’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani – il duplice omicidio venne elaborato circa quattro mesi prima
da Marfisi, un proposito giunto a maturazione il giorno prima in occasione del compleanno della moglie. Incontrando quest’ultima dentro un bar la donna si sarebbe rifiutata di accettare gli
C’è anche il centro antiviolenza ”Donn è” di Ortona fra le parti civili che si sono costituite
questa mattina a Chieti nell’udienza che ha ammesso al rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatria, Francesco Marfisi.
”Siamo soddisfatte perché chiaramente il giudice ha motivato riconoscendo il percorso del centro antiviolenza ‘Donn è’, l’attività profusa sul territorio – ha commentato a fine udienza