Al termine del processo durato meno di un anno, il giudice penale di Ortona dott.ssa Ribaudo ha dichiarato l’imputata colpevole del reato di abbandono di animali e ha condannato la stessa al pagamento di un’ammenda di 1.000 Euro, al risarcimento di 500 Euro all’associazione LIDA Ortona costituitasi parte civile e al pagamento delle spese processuali.
Il processo si è avviato grazie alla L.I.D.A. – Lega Italiana di Diritti dell’Animale Sezione di Ortona che ha presentato denuncia presso la Procura della Repubblica di Chieti per fatti accaduti a settembre 2014 in località Fonte Grande di Ortona.
“I volontari della LIDA DI ORTONA furonoallertatiquella notte dai residenti del quartiere – racconta una volontaria dell’associazione – earrivati sul posto trovarono un cucciolo di pochi mesi legato a un palo sul ciglio della strada da almeno quattro ore.Come previsto dalla legge Regionale furono contattati i Carabinieri di Ortona e il Servizio Veterinario della Asl per il ricovero del cucciolo presso il canile sanitario. Poche settimane dopo grazie all’impegno dei volontari della LIDA il cagnolino fu felicemente adottato da una splendida famiglia.”
La tragica storia non si concluse però come sempre accade per gli abbandoni. Le testimonianze dei residenti del quartiere sono state incrociate con le informazioni dei volontari della L.I.D.A. che ben conoscono la realtà del territorio ortonese, fu dato seguito alla denuncia presentata in Procura e gli inquirenti avviarono le indagini che si sono concluse con il rinvio a giudizio di A.D.
Nel processo penale la L.I.D.A., patrocinata dall’Avv. Michele Pezone, specializzato nella tutela dei diritti degli animali, si è costituita parte civile in virtù proprio dell’interesse legittimo che la stessa persegue nella difesa e tutela degli animali e dell’ambiente: la sentenza di condanna pronunciata dal giudice ha stabilito, dunque, anche il risarcimento del danno oltre al pagamento delle spese legali a carico dell’imputata.
La L.I.D.A. esprime soddisfazione per la sentenza pronunciata dal Giudice. “Il giudice ha ribadito un principio di civiltà di cui il nostro territorio è ancora fortemente carente. Tutte le settimane siamo spettatori di reati di abbandono, anche in pieno giorno vengono abbandonati scatoloni con cuccioli o gattini davanti al Canile Comunale – spiega la presidente Paola Stollavagli – Eppure l’Associazione offre da anni il proprio sostegno per la sterilizzazione di cani e gatti. Abbandonare un animale è reato.Finalmente una sentenza di condanna che non può rendere giustizia delle centinaia di episodi di abbandono e maltrattamento che restano impuniti. Le pene in Italia per i reati in danno degli animali sono ancora troppo lievi e non possono essere considerate un deterrente.”
La L.I.D.A. che da sempre si batte per la tutela dei più deboli e indifesi continuerà in ogni sede a chiedere l’inasprimento delle pene per i reati contro gli animali e a promuoveretutte le azioni legali necessarie affinché tali condotte siano perseguite e severamente punite.