Francavilla, percorsi integrativi per inserimenti socio-lavorativo di detenuti

patrizia_gasparriFrancavilla al Mare. Un corso di formazione per grafico impaginatore con l’ottenimento di qualifica professionale con servizi di base e specialistici di orientamento e sostegno all’inserimento lavorativo e concrete esperienze nel mondo del lavoro all’interno di aziende del territorio.

Questi sono gli obiettivi del progetto ‘Pe.Tra – Percorsi di transizione al lavoro’, rivolto ai detenuti dell’Istituto di Pena di Chieti e realizzato dall’Ente d’Ambito n. 29, del quale Francavilla è il Comune capofila, dall’Ente d’Ambito n. 30 – Comune di Chieti, e dall’associazione temporanea di scopo ‘Petra’, formata da Focus Srl, CNA Abruzzo, Radar Consulting, e le associazioni ‘Voci di Dentro Onlus’ e ‘Smile Abruzzo’. Il progetto è reso possibile grazie al fondo sociale europeo 2007/2013 ‘Progetto speciale multiasse programma inclusione sociale – Percorsi integrati per l’inserimento socio-lavorativo dei detenuti ed ex detenuti’ e partirà il prossimo 20 settembre per concludersi nel marzo 2014. Si tratta di diciotto mesi di attività formativa in aula e servizi di orientamento lavorativo, quest’ultimo possibile grazie alla collaborazione del Centro per l’Impiego di Chieti. Il corso di formazione per grafico impaginatore coinvolgerà dieci detenuti dell’Istituto di Pena di Chieti, mentre i servizi di accoglienza e orientamento di primo livello sono aperti a tutta la popolazione residente nell’Istituto stesso. Tra questi ultimi, almeno venti, in relazione alle esigenze dell’Istituto di pena e alle relazioni del personale interno qualificato, beneficeranno dei servizi offerti dallo Sportello carcere-lavoro per almeno trenta ore ciascuno.
“Sono soddisfatta perché abbiamo lavorato in sinergia, abbiamo creduto in un progetto di reinserimento lavorativo dei detenuti facendo superare il pregiudizio che spesso i datori di lavoro hanno nei loro confronti – dice l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Francavilla al Mare, Patrizia Gasparri – dPopo il carcere si può scommettere su chi ha sbagliato e pagato, e questo progetto lo dimostra”.

 

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