All’uscita della caserma di Fossacesia i coniugi, titolari di una storica ferramenta proprio a Santa Maria Imbaro, hanno raccontato l’esperienza vissuta.
“Abbiamo subito la brutta aggressione nel momento in cui io e mia moglie stavano scendendo dall’auto. Ci hanno chiamato per nome – precisa lui -. Io sono stato aggredito alla testa con un piede di porco, per la ferita sono stati necessari cinque punti di sutura. Erano almeno in cinque i rapinatori. Poi, hanno rotto il finestrino della nostra auto e ci hanno trascinato fuori, immobilizzato entrambi, intimandoci e obbligandoci ad aprire la porta di casa senza fare scattare l’allarme. Nel frattempo sono stato preso a calci, strattonato e colpito sul corpo con dei manganelli. Siamo riusciti ad entrare in casa e mia moglie ha fatto subito scattare l’allarme. Abbiamo chiuso la porta e ci siamo barricati dentro. I rapinatori a quel punto sono rimasti fuori cercando di vedere cosa fare. In questo frangente abbiamo chiamato le forze dell’ordine, vigilanza e ambulanza che sono giunti tempestivamente e che ringraziamo. Sono stati minuti lunghi e terrorizzanti”.
Sulla rapina in villa indagano i carabinieri della compagnia di Ortona, coordinati dalla procura di Lanciano. I malviventi sono riusciti a prendere parte dell’incasso giornaliero dell’attività commerciale Delle Vigne. L’ammontare, al momento, non è stato ancora quantificato.