La comunicazione è avvenuta, telefonicamente, soltanto nella giornata di ieri dal CSA Chieti. Doccia gelata per 13 famiglie (agli 8 iscritti precedentemente infatti si erano aggiunti altri 5 alunni ma il numero minimo, ad eccezione dei comuni montani, sarebbe 18) e per l’amministrazione comunale alla luce anche dei lavori di adeguamento sismico in corso sull’edificio scolastico di Vacri, costati quasi 1 milione di euro.
Il sindaco, Piergiuseppe Mammarella, ha raccolto la delusione dei genitori: “La gravità di tale decisione, porta allo sconforto le famiglie alla vigilia della riapertura dell’anno scolastico. Problematiche inerenti il trasporto degli alunni in plessi che risultano distanti e poco agevoli da raggiungere con i pochi mezzi a disposizione. Tale soluzione comporterebbe, peraltro lo smembramento della classe e, gli alunni stessi, verrebbero collocati in plessi diversi. A questo si aggiunge che L’ AmministrazIone comunale sta spendendo diversi fondi pubblici per rendere adeguato sismicamente l’edificio scolastico. I lavori verranno ultimati nel giro di 20 giorni e purtroppo, i ragazzi della prima media non potranno farvi rientro per motivazioni che non considerano il buon senso delle cose”.
Per trovare una soluzione condivisa l’amministrazione comunale ha convocato un consiglio per le ore 19:30 di domani pomeriggio. Anche se sindaco e le famiglie sono già decise a chiedere una deroga all’ufficio scolastico regionale.